Cefalù, tra incuria e degrado

A Termini Imerese è emergenza rifiuti. Ma Cefalù nemmeno scherza. E così, a stagione turistica ormai cominciata, le cittadine del comprensorio danno il peggio di se, mostrando a tutti l’inefficienza del loro sistema di raccolta rifiuti. A Cefalù resta un problema limitato e, speriamo, passeggero, mentre i termitani stanno da giorni imparando a camminare tra cumuli maleodoranti di spazzatura, col naso turato, facendo lo slalom tra topi e scarafaggi.

Più che di una vera e propria emergenza rifiuti a Cefalù possiamo parlare di degrado, come testimoniano anche le diverse immagini raccolte da tanti cittadini negli ultimi mesi: dalla spiaggia lasciata senza cura, maleodorante e sporca, con lo scarico della fogna a cielo aperto, ai cestini dei rifiuti del centro storico (ma non solo) stracolmi, fino alle erbacce e ai cassonetti abbandonati sul lungomare.

Ne danno testimonianza anche le immagini raccolte alcune sere fa sul lungomare cittadino dal consigliere comunale Vincenzo Liberto: sacchi dell’immondizia buttati ovunque, sterpaglie, secchi della raccolta strapieni. Forse non si può parlare di emergenza rifiuti, ma l’incuria e il degrado la fanno da padroni, e nelle zone della città che più delle altre dovrebbero mostrare ai turisti il loro lato migliore.

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