Le Madonie al voto: il vorticoso scenario delle amministrative 2015

Chiamata alle urne per ben 8 comuni delle Madonie il prossimo 31 maggio: è l’appello delle prossime elezioni amministrative. Diverse piccole realtà rincorrono il futuro consumando la lotta con i propri avversari politici e non solo.

A Caltavuturo, tristemente posto al centro dell’attenzione mediatica per via dell’isolamento dopo il crollo del pilone sulla A19, il nemico dell’unico candidato sindaco Domenico Giannopolo sarà il raggiungimento del quorum. Secondo la legge infatti, sarà necessario e sufficiente che il 50% più 1 degli elettori (quindi almeno 1776) vada a votare e che comunque la lista dell’aspirante primo cittadino ottenga una percentuale del 51% , ovvero almeno 888 preferenze.

Stesso scenario a Lascari per il dott. Giuseppe Abbate, dove i numeri sono inferiori ma le regole identiche; qualora non si presentassero queste condizioni i comuni verrebbero commissariati per i successivi 12 mesi.

Appare altrettanto paradossale il caso del centro di Aliminusa: 1291 abitanti censiti nel 2011, circa 900 elettori e ben 3 liste a contendersi le poltrone amministrative. La continuità politica vorrebbe la vittoria di Filippo Dolce già vicesindaco dell’attuale primo cittadino Ignazio Dolce; i contendenti invece sono Rosolino Dolce e Michele Panzarella. Di fatto la vittoria sarà aggiudicata per una manciata di voti.

Tre liste anche a San Mauro Castelverde: il sindaco Mario Azzolini lascerebbe il mandato in favore del proprio vice Giovanni Nicolosi; ma la lotta è tutta da vedere contro Peppino Minutilla che non vuole ripetere un secondo posto in classifica. Si affaccia sulla scena politica anche Chiara Scialabba, segretaria locale del PD, con il suo Progetto San Mauro e appare piuttosto agguerrita. All’imprevedibilità delle urne l’unica sentenza.

A Collesano lo scontro cela logiche di partito: l’uscente Giovanni Meli vuole la riconferma e ottiene anche l’appoggio di alcuni membri del centro sinistra. Il PD però appoggia il candidato Angelo Di Gesaro che ha cercato il coinvolgimento dei cittadini per la realizzazione del programma elettorale, esattamente come altri candidati sindaco delle vicinanze affini al suo gruppo. In corsa anche Nino Guzzio che ricerca per la seconda volta la vittoria dopo cinque anni.

Pollina sta per entrare nel vivo della campagna elettorale dopo la chiusura delle due liste contendenti: Magda Culotta dovrà conquistare i suoi tempi migliori accompagnata da 12 candidati consiglieri di cui due assessori designati che sono gli stessi uscenti Giuliano Tumminello e Angela Genchi; parola d’ordine “continuità” nella certezza del lavoro già svolto. Pino Sarrica invece sembra avere rinnovato il suo staff con una lista tutta al giovanile, i cui candidati sono espressioni delle varie identità di gruppo che hanno trovato garanzia nella lista Attivamente – con le idee in comune. Il risultato è imprevedibile; l’affluenza alle urne sarà determinante.

Polizzi Generosa torna al voto dopo lo scioglimento per mafia nel 2013; i candidati sono addirittura quattro: Gandolfo Albanese vicino a Vendola, Giuseppe Lo Verde che è già stato sindaco negli anni Novanta, Antonio Quattrocchi di Forza Italia e Francesco Marabeti di area centrosinistra.

Infine anche Scillato rinnova le sue cariche:  Giuseppe Frisa è appoggiato dall’uscente Nino Battaglia; mentre Giulio Cortina è alla guida di una coalizione civica.

Sofia D’Arrigo

 

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *