Il mio lavoro per scelta, ecco cosa significa fare il commerciante oggi

Antonio è un giovane commerciante di Finale. Tutte le mattine, da circa quattro anni, alza la saracinesca del proprio negozio e spera che la giornata gli riservi qualche bella novità. Stanco dei soliti extra come cameriere infatti, ha scelto di darsi al commercio aprendo un piccolo bazar dove poter trovare di tutto: dall’accessorio per capelli, ai casalinghi e qualche idea regalo. Lo abbiamo incontrato per fargli qualche domanda sulle motivazioni di una scelta così importante e per conoscere meglio le difficoltà che si è trovato ad affrontare.

“La motivazione principale che mi ha spinto ad intraprendere questa totalmente sconosciuta avventura è stata sicuramente la mancanza di occupazione; ho cercato con coraggio di inventarmi un lavoro. Per quanto riguarda la tipologia di attività scelta, questa è scaturita inizialmente dalla mancanza totale di idee precise, ma col tempo è diventata un vero e proprio bazar.”

Nell’attività di commercio è importante l’equilibrio tra la soddisfazione del cliente e il guadagno che ne trae chi gestisce. Pertanto quali difficoltà si trova a fronteggiare un commerciante in questo contesto economico- sociale?

“La difficoltà principale sta nell’attenzione che bisogna sempre avere nella quadratura dei conti. In una realtà piccola come Finale non si può strafare con ordini e quantitativi sproporzionati di merce; l’ideale è possederne ogni tipologia in tutte le stagioni, cercando di rientrare nel budget a disposizione. Dal mio canto cerco di andare incontro sempre alle esigenze della clientela. Purtroppo però le spese non mancano. Tasse e bollette fanno parte  di queste. Se la stagione turistica durasse almeno 4 mesi anziché solo 1, la storia sarebbe diversa.”

Finale, zona marina del comune di Pollina, è una realtà di circa 2000 abitanti che nel periodo estivo raggiunge le soglie anche di 5000 residenti, poiché per alcuni rappresenta ancora il luogo dove trascorrere le proprie vaeurodreamcanze. Tuttavia negli ultimi tempi la vera stagione estiva si è ridotta al solo mese di agosto e la categoria dei commercianti risente più di altre questo picco di ribasso critico. Esistono delle agevolazioni? In che modo è possibile facilitare i commercianti?

“L’unico modo per agevolare i commercianti credo sia incrementare il turismo, incentivando tutti i forestieri che hanno proprietà nel nostro paese a non vendere e scappare, ma investire ancora nella nostra realtà. Aumenterebbero le vendite e quindi il benessere di tutti.”

La pressione fiscale unitamente alla scarsità delle vendite non sempre garantiscono ad Antonio ed alla sua famiglia di arrivare a fine mese con serenità. Il coraggio di una scelta che valorizza il proprio contesto offrendo un servizio dunque, non viene premiato da quelle soddisfazioni professionali che per arrivare hanno bisogno non solo della temerarietà dell’imprenditore, ma anche del supporto di chi detiene le competenze per fondare quel bene comune troppo spesso solo proclamato e mai indagato.

 

Sofia D’Arrigo

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