Servizio idrico scadente a Cefalù, lo sfogo del sindaco

Rosario Lapunzina

In qualità di Sindaco della Città di Cefalù mi corre l’obbligo di manifestare grave disappunto per l’insostenibile situazione in cui verte il servizio idrico prestato nella città. Nonostante più volte lo scrivente abbia segnalato gravi carenze e disfunzioni dello stesso, con una conduttura idrica che in più punti, specie nel centro storico, è stata pressoché abbandonata, nulla è stato fatto, se non piccoli interventi palliativi che non hanno migliorato per nulla la situazione.

         Ultimamente, inoltre, il personale che si occupava degli interventi di riparazione non è più reperibile e non si garantisce l’espletamento di servizi di estrema rilevanza come l’accensione di nuovi contratti e le  volture.

         Questo Comune più volte, al fine di garantire l’erogazione idrica e non arrecare danno alla pubblica incolumità e all’immagine della città  ha operato interventi  di manutenzione  a scomputo del dovuto per le utenze comunali ma  la situazione è diventata ormai insostenibile tanto da costituire una grave lesione dell’interesse pubblico, oltre che configurare una altrettanto grave e ingiustificata limitazione di pubblico servizio.

         A parere dello scrivente le vicende legate al fallimento della società A.P.S. le novelle introdotte dalla legislazione nazionale e regionale non possono esimere codesto Ambito Territoriale dalle responsabilità connesse alle obbligazioni derivanti dalla gestione del servizio idrico. Vale la pena di ricordare, infatti, che a tutt’oggi, è proprio codesto ambito che riscuote i proventi della gestione del servizio emettendo le fatture nei confronti degli utenti. Pertanto su costoro non possono essere fatte ricadere le gravi inefficienze che caratterizzano l’attuale erogazione del servizio.

          In ultimo, in considerazione del fatto che a norma dell’art. 154 del Codice dell’ Ambiente la tariffa costituisce il corrispettivo del servizio idrico integrato ed è determinata, tra l’altro, “tenendo conto della qualità della risorsa idrica e del servizio fornito […]” si ritiene che il pessimo servizio prestato attualmente renda persino superfluo evidenziare che questa Amministrazione continuerà a pretendere il ricalcolo, al ribasso, delle tariffe attualmente applicate.

         Nel ribadire l’insostenibilità dell’attuale situazione e in considerazione del disposto normativo recato dal D.L. n° 133/204, convertito nella L. n.° 164/2014, che impone il principio dell’unicità della gestione per ciascun ambito territoriale ottimale, privando questo l’Ente della possibilità di un intervento diretto nella gestione, si riserva l’adozione di ogni e ulteriore iniziativa utile a tutela dei dell’interesse pubblico.

Cordialità

                                                                                                         Il Sindaco

                                                                                                 Rosario Lapunzina

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