
Speronata a Roma nella notte tra martedì e mercoledì scorsi l’auto su cui viaggiava Lirio Abbate, giornalista originario di Castelbuono noto per le sue inchieste contro la mafia. E’ soltanto l’ultima delle intimidazioni rivolte ad Abbate, che ormai dal 2007 vive sotto scorta a causa delle continue minacce da parte di esponenti della criminalità organizzata.
A rendere nota la notizia è stato “l’Espresso”, periodico d’inchiesta per cui Abbate lavora: l’auto blindata su cui il giornalista viaggiava assieme alla scorta è, secondo quanto riferito, stata speronata da un’auto sul lungotevere. Il conducente ha poi tentato di darsi alla fuga ma è stato fermato dagli agenti di scorta ed è stato identificato come un ventenne con nessun legame palese con le cosche mafiose, ma in possesso di documenti sospetti sui quali si stanno concentrando le indagini.
Le forze dell’ordine stanno anche cercando di ricostruire eventuali collegamenti con le minacce, alcune molto recenti, subite dal giornalista per la sua attività d’inchiesta contro i clan mafiosi. In particolare nello scorso mese di settembre all’interno di un’auto parcheggiata nei pressi della sede del gruppo “l’Espresso” erano stati rinvenuti dei proiettili e un biglietto di minacce indirizzate proprio al giornalista castelbuonese.
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