Sono 18 i deputati regionali che hanno presentato la mozione di sfiducia al presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. Il testo è firmato dai 14 deputati del Movimento 5 Stelle e dai 4 della lista Musumeci.
“Questa mozione per noi rappresenta uno spartiacque, abbiamo fatto di tutto per dialogare col presidente Crocetta e nessuno può dire il contrario” ha sostenuto Giancarlo Cancelleri, capogruppo dei M5S. Le 18 firme raccolte rappresentano il numero minimo ma sufficiente a depositare l’atto di sfiducia. Contrariamente a questi due gruppi politici, il Pdl ha annunciato che non firmerà la mozione di sfiducia, preferendo concedere tempo al governo Crocetta, fino alla prossima primavera. Contrario alla mozione è allo stato attuale anche il gruppo Cp-Grande Sud, Totò Cordaro in testa.
“Non vogliamo più essere complici di Crocetta che in questi mesi ha solo portato avanti degli spot e appena cinque leggi, comprese bilancio e finanziaria, tutte leggi-manifesto, come quella sul doppio voto di genere, che certamente non la metti nella pentola per sfamare la gente: con questa mozione di sfiducia al presidente della Regione per noi si apre una nuova strada, ci avventureremo in un nuovo percorso parlamentare” ha continuato il capogruppo dei grillini.
“Abbiamo presentato centinaia di proposte al governo, che sistematicamente diserta l’aula e le commissioni parlamentari, bloccando tutto” ha sostenuto infine il deputato M5S Angela Foti.
La mozione di sfiducia che M5S e Musumeci stanno per presentare “non mi fa paura, ma è un atto immotivato che farebbe passare un messaggio destabilizzante. Se questo governo cade a chi la raccontiamo la storia che la Sicilia è diventata una regione affidabile” aveva dichiarato il Governatore Crocetta in merito alla vicenda.