Università di Messina, pilotato un concorso: arrestati due docenti

La Guardia di Finanza ha tratto in arresto due docenti dell’Università di Messina con l’accusa di aver gravemente inquinato un concorso per ricercatore in Microbiologia e Microbiologia Chimica, allo scopo di Guardia-di-Finanza1pilotarne l’esito.

Dall’indagine, durata diversi mesi, è venuto alla luce luce «un vero e proprio sistema deviato delle procedure concorsuali che regolano l’accesso al mondo accademico».
L’operazione, ribattezzata “Pacta servanta sunt” (i patti vanno rispettati), prende il nome da un’intercettazione telefonica fra i due arrestati i quali concordavano sulla necessità che il candidato col punteggio più alto dovesse rispettare i patti, ovvero ritirarsi, dietro la promessa di una sua successiva sistemazione in altra procedura concorsuale per ricercatore.

Le ordinanze di custodia cautelare, agli arresti domiciliari, sono state eseguite nei confronti di un Direttore di Dipartimento dell’Università di Messina e di un professore ordinario. Sono attualmente indagati altri tre docenti.

Per le Fiamme gialle «sia la commissione giudicatrice, che il vincitore del concorso, venivano stabiliti a monte dagli arrestati, con la collaborazione dei loro colleghi». Dalle indagini è emerso come il piano sarebbe potuto saltare dal momento che un altro candidato aveva raggiunto un punteggio più alto di quello che secondo i docenti coinvolti avrebbero dovuto vincere il concorso.

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *