Quattro progetti per il rilancio di Termini Imerese

Dal governo sopraggiungono quattro possibili progetti per il rilancio economico di Termini Imerese. In seguito alla chiusura dello stabilimento Fiat a fine del 2011, manca ancora un investitore anche se fiatsembra che la società svizzera Radiomarelli possa essere interessata a rilanciare l’area industriale. Fiat, che rimane proprietaria dello stabilimento, ha dato il proprio nulla osta alla richiesta di cassa in deroga ed ha rimarcato l’impegno a dare lo stabilimento in uso alla società che si impegnerà ad assorbire i lavoratori.

Oltre alla società svizzera, anche Newcoop e Biogen sarebbero interessate allo stabilimento di Termini. Si tratta aziende attive nei carburanti di seconda generazione, per un investimento che a regime impiegherebbe circa 250 lavoratori tra diretti e indiretti. Per finire anche la società  Landi, che si occupa di trasformazione di autobus da normali ad ibridi e avrebbe 100 occupati diretti, risulta interessata al rilancio dell’area.

Secondo Claudio De Vincenti, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, “i due vecchi progetti di Biogen e Newcoop sarebbero finalmente in procinto di essere autorizzati; inoltre ci sarebbero due altri progetti imprenditoriali nel settore dei biocarburanti di seconda generazione e della trasformazione degli autobus con motori ibridi”, ha detto la fonte aggiungendo che, secondo Crocetta, Radiomarelli avrebbe un piano di investimenti molto variegato, i cui dettagli dovrebbero essere chiariti a fine settembre, potenzialmente in grado di generare occupazione per 500-600 dipendenti”.

Sembra che, in ogni caso, i piani non potranno partire prima del 2014, per cui si sta valutando la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione in deroga al termine dell’attuale cassa straordinaria che scade a fine 2013.

“La vera novità dell’incontro di oggi su Termini Imerese è che abbiamo registrato la disponibilità di Fiat, a fronte di precise garanzie da parte del governo, a rinnovare la cassa integrazione in deroga anche per il prossimo anno rivolta a circa 800 addetti dell’ex sito produttivo in provincia di Palermo”, ha detto Eros Panicali, segretario nazionale della Uilm.

I dipendenti sono in tutto circa 1.300. Il sindacato ha inoltre chiesto anche la cassa in deroga per i circa 400 lavoratori dell’indotto che ne hanno bisogno.

A settembre si terrà il prossimo incontro.

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