Fiat Termini Imerese: la svizzera “Radiomarelli” punta sull’area industriale

Nuove prospettive per lo stabilimento Fiat di Termini Imerese. Dopo anni di incertezze e confusione, da alcune indiscrezioni risulta che la situazione potrebbe cambiare, garantendo anche il salvataggiotermini-imerese-panorama-zona-ind-610x457 della forza lavoro che operava nell’industria. Sembra infatti che alcuni investitori facente capo a Radiomarelli, società svizzera con sede a Lugano, sarebbero disponibili al rilancio del complesso ex-Fiat e di tutta l’area industriale. Risulta inoltre che l’operazione sia già a buon punto, in quanto si è appreso che lo stesso presidente della Regione, Rosario Crocetta, potrebbe portare sul tavolo il dossier già dall’inizio della prossima settimana.

Radiomarelli, società che si occupa della produzione di radio, televisori ed energie rinnovabili è presente in Italia, Romania, Spagna e Croazia. La società stessa fu voluta e fondata il 19 novembre 1929 da Giovanni Agnelli e dal presidente della Ercole Marelli, società confluita nella Firema Trasporti.

La società svizzera, amministrata da Saverio Ciampi, sta seguendo già un’altra trattativa in Sicilia. Si tratta del progetto della cooperativa Agroverde per la realizzazione in contrada Zaia tra Gela e Butera della più grande centrale in Europa per la produzione di energia elettrica dal fotovoltaico. In questa operazione Radiomarelli svolge il ruolo di general contractor. Si tratta di un progetto che vale 300 milioni di investimento in due anni e che darà lavoro nella fase di cantiere a un migliaio di persone mentre saranno 400 i nuovi posti di lavoro creati a regime.

“Sono stato uno dei fautori del progetto quando ero sindaco di Gela ed ho promosso il patto dei sindaci nel corso della legislatura da Deputato Europeo, era ovvio che me ne interessassi anche da presidente della Regione. Visti i protagonisti in campo ed il varo di alcune misure che abbiamo già adottato ed altre che adotteremo, terremo gli appetiti mafiosi lontani da questo progetto” ebbe a sostenere il presidente Crocetta partecipando alla posa della prima pietra.


 

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