Papa Francesco a Lampedusa

Un grande abbraccio quello degli abitanti di Lampedusa che hanno accolto festanti Papa Francesco giunto ieri mattina nell’isola. Un abbraccio forte e colmo di entusiasmo per ringraziare il Pontefice per l’attenzione dimostrata nei confronti di una realtà dolorosa e spesso lasciata nel silenzio.

Un viaggio realizzato per pregare per le migliaia di migranti che hanno perso la vita nel Canale di Sicilia e per esprimere vicinanza e solidarietà a tutti i cittadini. Lampedusa si è risvegliata dal torpore in cui giaceva e dal silenzio che l’ha circondata per anni. Il Papa ha voluto salutare tutti, si è avvicinato ad ogni bambino, ha benedetto gli ammalati e i tanti migranti che da tempo vivono nel centro di accoglienza. Ha voluto donare al mare una corona di fiori gialli e bianchi in memoria delle ventimila vittime di quello stesso mare, “una spina nel mio cuore” come ha detto il Pontefice.

Un’omelia intensa ed emozionante in cui Papa Francesco non ha risparmiato le accuse nei confronti di quello che ha definito “la globalizzazione dell’indifferenza”, un reale disinteresse verso tanta sofferenza e tanto disagio. Ha chiesto perdono a nome di tutti per le vittime del Canale di Sicilia, per tutta quella gente morta in fondo al mare e per i migranti che invece ce l’hanno fatta, ricordando loro che “la Chiesa vi è vicina nella ricerca di una vita più dignitosa per voi e le vostre famiglie”.

Una visita sobria, come espressamente richiesto dal Pontefice, per non stravolgere la vita quotidiana dei lampedusani.

L’isola, colorata di giallo e bianco, ha espresso una immensa gratitudine al Pontefice e ha continuato i festeggiamenti anche dopo la partenza del Papa.

Un sentimento di speranza aleggia adesso nell’aria e l’auspicio che qualcosa possa veramente cambiare.

 

 

Valentina Nicastro

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *