La Corte dei Conti ha reso noti i dati dei lavoratori a carico della regione. Risulta molto bassa la cifra di ventimila dipendenti comunemente indicata. Dagli studi i lavoratori a carico della regione sono oltre il 
doppio. Il numero di ventimila unità infatti considera soltanto i lavoratori che fanno capo alle strutture legate agli assessorati e alla Presidenza.
Secondo la Corte, tra dirigenti, funzionari ed istruttori il numero di dipendenti regionali si attesta sulle 17.700, di cui il 96,3% con contratto a tempo indeterminato.
A questi si aggiungono altre 2.513 unità lavorative che la regione indica quale personale “ad altro titolo utilizzato”.
Questi numeri sono soltanto una parte dei dipendenti a libro paga della regione. Scrive la Corte: “ci si riferisce, in particolare agli oneri per il pagamento delle retribuzioni in favore: del personale avviato all’impiego dal Corpo forestale regionale e dagli uffici periferici del dipartimento Azienda regionale foreste demaniali, del personale in servizio presso organismi societari partecipati dalla Regione, del personale non regionale che presta servizio nell’interesse della Regione siciliana, di quello comandato presso gli uffici giudiziari con oneri a carico della Regione, del personale delle scuole regionali”. Si tratta quindi di quella fetta di personale raramente indicato come dipendente regionale, in quanto considerato “categoria ibrida”.
La compagine dei “Forestali” viene suddivisa in due categorie: coloro che fanno capo all’Azienda Foreste e coloro i quali fanno capo al Corpo Forestale. I primi sono in tutto 18.260 lavoratori (circa 1.100 a tempo indeterminato), mentre i secondi sono 7.148. Si tratta quindi di un totale di quasi 25 mila lavoratori e con un costo complessivo di circa 323 milioni di euro.
A questo già enorme numero si aggiungono i dipendenti delle società partecipate, la maggior parte delle quali a totale o maggioritaria partecipazione pubblica. Il numero di questi ultimi si aggira attorno alle 7.300 unità per un costo di 275 milioni annui.
Il totale della spesa, conti alla mano, supera la cifra di un miliardo di euro l’anno.