Un anfiteatro per Cefalù

Mentre i teatri si trovano costretti a far calare i propri sipari per mancanza di fondi e le compagnie rischiano il posto di lavoro, Cefalù assiste al recupero e alla nascita di un anfiteatro che sembra affiorare naturalmente nel cuore della città.

Si chiamerà “San Calogero”, in onore dell’antica abbazia che sorgeva proprio sullo stesso terreno, l’anfiteatro naturale della Rocca. Un progetto lungo ed estenuante, al quale hanno collaborato diverse associazioni ma soprattutto tanti cittadini volontari, e che ha visto Vincenzo Terrasi, promotore dell’iniziativa, combattere contro una burocrazia spesso difficile.

La zona, dalla particolare forma naturale di teatro in stile greco, è stata ripulita dalle erbacce in cui era sommersa e resa fruibile ai cittadini che sabato 8 giugno, sulle note della Bossa Nova di Tom Jobim,  assisteranno ad un grande concerto di inaugurazione. Sul palco, allestito per l’occasione, salirà lo stesso Vincenzo Terrasi, con il suo gruppo “Vanni 36”, per lanciare il messaggio che “Cefalù non ha bisogno necessariamente di grandi opere, ma è con poco che si può fare tanto”.

L’Amministrazione Comunale ha intenzione di far diventare l’area di San Calogero “sede di rappresentazioni teatrali di grande valore”, un luogo suggestivo dove si potrà assistere a spettacoli di vario genere, godendo di un panorama mozzafiato. Il Sindaco Rosario Lapunzina ha inserito nel programma elettorale il recupero dell’anfiteatro, lasciato per troppo tempo nel degrado ad ospitare una discarica di rifiuti, e dopo appena un anno si è riusciti a realizzare questo ambizioso progetto. Quella di sabato, ci auguriamo, sarà solo la prima di una lunga serie di performance che emozioneranno il pubblico.

Con questo concerto la città potrà gridare a gran voce la voglia di riscatto e di recupero del suo incantevole patrimonio.

 

Valentina Nicastro

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *