La Sicilia, insieme a Piemonte, Campania, ha visto il proprio rating sul debito abbassarsi da “Baa3” a “Ba1”. 
Coinvolto anche il Lazio, che passa da “Baa3” a “Ba2”.
Si tratta di un risultato negativo per tutte le regioni.
Secondo Moody’s, le regioni in questione dovranno risanare ulteriormente i propri conti, razionalizzando le spese e con il rischio di aumentare le tasse.
L’abbassamento del rating della Sicilia, secondo l’agenzia di valutazione del credito, «riflette i crescenti timori sulla loro posizione finanziaria. I tagli alle risorse dovuti all’austerity stanno mettendo sotto pressione i bilanci delle regioni, traducendosi in una rigidità fiscale. Le pressioni di liquidità in atto hanno contribuito all’accumulo di debiti commerciali».
Il taglio del rating della Sicilia risulta dovuto in particolare al deficit di bilancio legato a entrate in stagnazione e un profilo di spesa rigido.
Il grado Ba1, indica, nella valutazione del credito operata da Moody’s, una media qualità con un rischio di insolvenza medio.
Nei titoli di debito inferiori ad un anno, il grado Ba1 viene associato Prime-3, un indice su quanto l’emittente abbia una capacità adeguata di pagamento delle obbligazioni nel breve periodo.
Per quanto molti rimangano scettici sull’affidabilità di questo genere di aziende, rimane il fatto che gli abbassamenti del rating hanno sempre effetti negativi sull’economia.