Stamane la direzione investigativa antimafia di Palermo ha sequestrato diversi negozi della catena Bagagli di Palermo, Bagheria e Catania perché ritenuta riconducibile a Cosa Nostra. La decisione è stata presa dal Tribunale di Palermo, a seguito della proposta da parte della Procura della Repubblica di applicare la misura di prevenzione patrimoniale ai proprietari della Bagagli srl. I beni della società sequestrati appartenevano al boss Salvatore Milano, arrestato nel 2008 per reati di mafia e capo mandamento della famiglia di Porta Nuova. Ammonterebbero ad oltre 16 milioni di euro, tra beni immobili, autoveicoli, imbarcazioni e rapporti bancari. Secondo gli investigatori, dietro la lussuosa catena, colosso palermitano nella vendita di pelletteria di grandi firme, ci sarebbero proprio i nomi del boss di Porta Nuova e del suo prestanome, nonché titolare della Bagagli srl, Filippo Giardina, al quale sarebbero state intestate le quote dell’azienda. L’attività commerciale, di fatto nelle mani di Cosa Nostra, risulterebbe frutto del riciclaggio di capitali provenienti da attività illecite. Le indagini si sono svolte grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e al ritrovamento di diversi “pizzini” che delineerebbero il ruolo di prestanome di Filippo Giardina.
Salvatore Milano è attualmente agli arresti domiciliari, mentre Filippo Giardina è considerato “soggetto socialmente pericoloso” proprio per i suoi intessuti rapporti con alcuni affiliati mafiosi.
Valentina Nicastro
15/05/2013