Chiuso circolo di tornei Poker Live

Proprio in queste ultime settimane, è stato notificato un provvedimento della magistratura ai titolari del circolo sportivo di poker live di Casale Monferrato, in cui è stato poker-live-italiaintimato il ritiro della licenza dell’attività, a seguito di un accertamento di polizia, che ha rilevato lo svolgimento di tornei di poker texas hold’em, considerati ad oggi “gioco d’azzardo”.

E’ questa la situazione paradossale tutta italiana, che vede le poker room online crescere come funghi, ed i circoli live chiusi proprio per l’assenza di normativa in merito, che configura qualsiasi evento del caso come “gioco d’azzardo”. Protagonista del tutto è il poker texano, che dalla stessa Cassazione, in una recente sentenza, è stato definito “gioco d’abilità”, e quindi in un certo senso escluso da questa categoria, che nonostante tutto, rimane senza regolamentazione.

La Corte Suprema ha riabilitato diversi operatori che hanno effettuato tornei senza rebuy, con cifre controllate, ma ciò rappresenta comunque un segnale importante, al centro di un’anomalia, veramente senza precedenti.

Le mille licenze che il governo aveva sbloccato non sono state affidate per la mancanza di un regolamento attuativo apposito, pertanto tutti i circoli di poker si trovano impossibilitati ad organizzare eventi e manifestazioni, visto il rischio pressochè scontato di incorrere nella illegalità.

E così, da un lato la polizia indaga e notifica i reati, dall’altro lato la magistratura assolve o quantomeno grazia gli organizzatori in buona fede; non si sa ormai veramente dove sbattere la testa, in una situazione paradossale che vede il gioco del poker texano online nelle apposite poker room, perfettamente legale, mentre dal vivo no, nonostante siano addirittura in crescita i giocatori che preferiscono farsi qualche partita in live, piuttosto che davanti ad un monitor.

Sono infatti quasi due milioni i player che hanno dichiarato di aver giocato al poker dal vivo senza alcun problema, a tornei poker texas hold’em, riconosciuto oggi come gioco d’abilità dalle stesse istituzioni, ma pur ancora illegale. Quanto dovrà ancora durare una simile situazione?

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