Una delegazione cittadina, formata dall’Assessore alla Cultura Francesco Giambrone, dal Direttore tecnico-artistico dei Cantieri Culturali Giuseppe Marsala e dal Direttore
dell’Institut Français Eric Biagi è in questi giorni a Marsiglia, città capitale europea della Cultura 2013 insieme alla slovacca Kosice.
Nel corso della visita, la delegazione ha avuto e sta tutt’ora avendo diversi incontri con i vertici Istituzionali ed Amministrativi della città, con i massimi esponenti degli Enti e delle Istituzioni culturali, con il Console Italiano.
Obiettivo della missione è quello di conoscere sul campo le proposte e le strategie adottate dalla comunità culturale marsigliese e dall’Amministrazione comunale nonché le iniziative e i progetti culturali messi in campo durante l’anno.
La delegazione palermitana, accompagnata dal Console Generale italiano Paolo De Nicolo, ha incontrato il Vice Sindaco di Marsiglia Didier Parakia e l’Assessore alla Cultura Daniel Hermann oltre al Responsabile della Missione 2013 Odile Blanc che, all’interno del Comune cura il coordinamento di tutte le attività collegate al ruolo di Capitale Europea.
“Abbiamo mostrato grande interesse per l’esperienza di Marsiglia – ha detto l’Assessore Giambrone – e con analogo interesse è stata accolta la nostra candidatura a Capitale europea del 2019. In questi giorni stiamo costruendo rapporti e relazioni che saranno utili nei prossimi mesi ma che già nelle prossime settimane potrebbero portare importanti sviluppi per la dimensione internazionale delle attività culturali a Palermo.”
In queste ore la delegazione di Palermo sta incontrando i responsabili dell’Associazione Associazione Marsiglia Provence 2013 (MP2013) e della Villa Mediterranée, il Centro Culturale Mediterraneo.
La missione terminerà domani, con un incontro con la Direzione della Friche de la Belle de Maii, “un simbolo – ha detto Giambrone – dell’esperienza di Marsiglia Capitale, per la sua capacità di essere allo stesso tempo un luogo che ospita e produce grandi eventi ed iniziative culturali.”
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Pietro Galluccio