Tumminello e Pizzillo rispondono alle accuse nei confronti dell’Amministrazione

Dopo la seduta consiliare di martedì sera, che ha portato all’approvazione, tra le polemiche, del piano di riequilibrio pluriennale, tante sono state le accuse all’operato dell’Amministrazione rivolte, in particolare, dagli esponenti interni a Sala delle Capriate di PDL e Grande Sud.

Barranco, ad esempio, riferendosi alla politica portata avanti dalla Giunta, aveva avuto modo di dichiarare: “L’Amministrazione non vuole fare l’interesse dei cittadini di Cefalù ma li vuole tartassare tramite le tasse“. Di Lapunzina e della sua “politica vessatoria basata solo sulla tassazione” ha parlato il gruppo consiliare del partito di Miccichè.

Arriva, oggi, la risposta del PD cittadino, per voce dei due giovani Consiglieri Comunali Daniele Tumminello e Nicolò Pizzillo.

Nicolò Pizzillo
Nicolò Pizzillo

Attraverso una lettera inviata al nostro sito, Pizzillo rende esplicito il suo pensiero. “Risulta quantomeno ‘curioso’ ciò che si legge in queste ore sui giornali da parte dei gruppi consiliari del PDL e di GRANDE SUD su quella che essi stessi definiscono la politica vessatoria delle tasse di Lapunzina”. Pizzillo non è stupito affatto dalla  “posizione demagogica che i consiglieri assumono nelle loro continue sortite mediatiche perché è in linea assoluta con i proclami del loro leader nazionale Silvio Berlusconi che, dimenticando di avere governato per anni in questo Paese e di averlo lasciato al collasso sia economico finanziario ma anche culturale e morale, cerca di rifarsi una verginità politica con proclami da due soldi solo per accaparrarsi un po’ di consenso elettorale ed evitare di perdere definitivamente la faccia! Stessa situazione si vive in questi giorni a Cefalù dove gli eredi politici del disastro della nostra città hanno la faccia tosta di scaricare responsabilità nei confronti di coloro che cercano di risolvere i problemi creati da altri invece di fare un “mea culpa” generale su quella che è stata la politica che ha ridotto la nostra città al collasso”.

Il Consigliere eletto nelle liste del PD conclude sostenendo il totale disinteresse per una politica fatta di proclami e proposte assurde: “Questo è un terreno che non ci interessa e che lasciamo serenamente sotto i piedi di chi non avendo soluzioni serie per portare avanti una politica che sappia risolvere i problemi della gente cerca di spararla più grossa possibile, non rendendosi conto che ormai sotto i loro piedi tutto si sta sgretolando e quando non ci sarà più nulla il botto sarà sordo ma sarà musica per le orecchie dei cittadini che si saranno sbarazzati dei gruppi politici che hanno causato il disastro economico che stiamo vivendo.

Contemporaneamente alle parole di Pizzillo arrivando quelle del Consigliere Tumminelo, anche lui esponente del PD in Sala delle Capriate: “Siccome da diversi giorni ormai il vento di una ‘demagogite populistica’ sta soffiando sul paese, muovendo dal

Daniele Tumminello
Daniele Tumminello

maniero di Arcore verso le più tiepide regioni meridionali, dove il picco del pericolo di contrarre il morbo si prevede per sabato 16 febbraio a Palermo in zona Politeama, qualche virus in avanscoperta avrà senza dubbio profittato dei varchi offerti dalle finestre per colpire e contagiare, nel corso dell’ultima seduta consiliare, i quattro consiglieri di Grande Sud contestualmente ai due del PDL. Trovando terreno fertile e in alcuni casi fertilissimo, la “demagogite populistica” ha colpito i poveri sventurati nella sua forma più virulenta”.

Questi, per Tumminello, i “sintomi” della “malattia”:

“1. DELIRIO: La riduzione o l’abbattimento di un’imposta può essere fatta con equilibrio, trovando adeguata copertura solo se si rispetta il patto di stabilità, in caso contrario è solo il più facile e fallace degli slogan elettorali;
2. PERDITA DI MEMORIA: I Consiglieri del gruppo Grande Sud, come anche il Consigliere Barranco, fresco acquisto del PDL, nell’agitare il loro slogan elettorale, dimenticano di essere gli stessi che hanno votato insieme alla maggioranza del Consiglio l’aliquota IMU all’10,6 per mille (aliquota massima) per l’anno 2012;
3. STATO CONFUSIONALE: L’emendamento presentato dagli stessi Consiglieri non ha goduto del parere favorevole del Collegio dei Revisori, i quali chiarivano che i proponenti avrebbero dovuto esplicitare come il taglio dell’IMU da loro avanzato trovava la copertura tale da non pregiudicare il patto di stabilità. L’emendamento, pertanto, in seguito a siffatta bocciatura, era irricevibile dal Consiglio;
4. ALLUCINAZIONI: Il piano di rientro decennale proposto dalla Giunta e approvato dalla maggioranza dei Consiglieri non prevede nuove tasse, comporta anzi una graduale ed equilibrata riduzione progressiva dell’IMU sulle altre proprietà (9,6 nel 2013 – 8,6 nel 2014 – 7,6 nel 2015). Lo stesso piano prevede, tra l’altro, la riduzione della spesa e dei costi della politica, la valorizzazione e messa a reddito del patrimonio comunale”.

Ma, per Tumminello, fortunatamente “la maggioranza dei Consiglieri ha responsabilmente fatto il vaccino contro tale influenza (in alcuni casi già da tempo), preoccupandosi anche di distribuirlo e di tenersi a distanza dagli spifferi e dai contagiati in particolar modo quando starnutano a mezzo microfono o a mezzo stampa“.

Come si può notare, i toni del dibattito politico cittadino si fanno sempre più infuocati. Come replicheranno i Consiglieri di Grande Sud e Pdl?

 

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