Infrastrutture Provincia di Palermo – Il punto sulla situazione

Un servizio Amat svolto da sole 238 vetture, da potenziare e rilanciare, le opere della viabilità principali e fondamentali per la città di Palermo, come le tre linee ferrate per il tram, che devono essere accelerate per dotare la città di un altro mezzo di trasporto fondamentale per il traffico cittadino. Un continuo taglio dei treni sulle tratte Palermo-Trapani, Palermo-P.Raisi, Palermo Catania, che penalizza ancora di più i pendolari, la fondamentale opera della tangenziale di Palermo ancora in fase di progettazione da avviare invece subito, un porto che nel 2012 ha subito una marcata recessione dei volumi di merce e di oltre 212 mila passeggeri, da rilanciare. E poi la redazione di un piano di mobilità integrato fra servizio bus e tram e metro per collegare, superando il traffico, gli assi viari principali della città con le periferie abbandonate, il completamento in tempi rapidi del nodo ferroviario con la chiusura dell’anello opera ferma da tempo.

FerroviaLe infrastrutture di Palermo e del suo territorio,le sue carenze, e soprattutto le richieste del sindacato della Fit Cisl, sono state al centro del congresso provinciale Fit Cisl Palermo che si è svolto presso la sede della Federazione Trasporti, alla presenza di Amedeo Benigno Segretario Generale Fit Cisl Sicilia, Maurizio Bernava Segretario Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo Segretario Cisl Palermo e durante il quale è stato eletto il referente provinciale Fit per i rapporti con l’Ust (unione sindacale territoriale), Mimmo Perrone Segretario regionale Fit Cisl Ferrovie.
“Siamo d’accordo – ha affermato Perrone con la realizzazione della società consortile per riorganizzare tutte le partecipate di Palermo, a patto però che le decisioni vengano assunte dopo un confronto serio con i sindacati”. Durante i lavori la Federazione Trasporti ha fatto il punto della situazione sulle infrastrutture della città . “Il servizio reso dall’Amat alla città di Palermo a causa dei tagli effettuati dalla Regione Sicilia lascia molto a desiderare – ha spiegato Perrone – , a tutt’oggi si parla di un piano industriale che stenta a decollare al comune di Palermo, tutto ciò sulle spalle dei lavoratori dell’Amat e dei cittadini. In una città di quasi un milione di abitanti giornalmente la società mette in servizio 238 vetture mentre in realtà per poter collegare l’intero circuito cittadino, servirebbero almeno il doppio delle vetture, serve un rilancio del servizio”.

Sul progetto del tram “il bilancio dei fondi che sono stati necessari nel 2012 ammonta a 15 milioni 134.044 euro, mentre per il 2013 e 2014 sono previsti rispettivamente 149 milioni 949.738 e 90 milioni 635 mila euro, gli undici emendamenti presentati dai consiglieri comunali di maggioranza e opposizione prevedono circa 115 milioni di euro di Fondi Fas per appalti di opere pubbliche cantierabili, tra cui il tram. Questo favorirebbe lo sblocco dei lavori per la sua realizzazione, che sono già in cantiere da anni in tutta la città”.
Ancora più incerti i tempi di completamento dei lavori per la realizzazione del passante ferroviario, per la tratta A in (Palermo Centrale / Palermo Brancaccio – Orlèans – Palermo Notarbartolo, la C , EMS/La Malfa – Isola delle Femmine – Capaci – Carini e la B, Palermo Notarbartolo – San Lorenzo – EMS/La Malf) previsto lo slittamento dell’ attivazione al mese di giugno del 2014, sempre che vengano risolte in tempi brevi le problematiche legate alla prosecuzione degli scavi per la realizzazione dei tratti di galleria naturale da Giustizia a Lolli. Per la tratta B, slittamento a non prima del periodo finale del 2018, per la C l’ attivazione completa del doppio binario slitta a non prima della fine del 2014.

fit cislSul fronte Ferrovie, ha commentato Amedeo Benigno Segretario generale Fit Cisl Sicilia “stiamo assistendo ad una strategia da parte di Trenitalia, ad una vera e propria attività di desertificazione del territorio, non è più sostenibile e accettabile il taglio dei treni sulle tratte Palermo- Trapani, Palermo-P.Raisi, Palermo Catania, Catania Caltanissetta, Siracusa-Gela. Avevamo già denunciato che la richiesta di mobilità su ferro è aumentata del 35 % . Non capiamo come vengano utilizzati i ricavi derivanti dalla maggiorazione dei biglietti visto che scarseggiano la manutenzione e tanto meno il rinnovamento del parco dei mezzi rotabili”. Per questo la Fit, ribadisce la richiesta “subito la firma del contratto di servizio tra la Regione e Trenitalia, strumento indispensabile per porre le basi ad un serio piano di programmazione dei trasporti che garantisca i cittadini siciliani ma nello specifico ai viaggiatori palermitani che da soli rappresentano il 40 % del trasporto siciliano, un servizio efficace efficiente ed economico”.

“Da anni – ha aggiunto il Segretario generale Cisl Sicilia Maurizio Bernavachiediamo l’alta velocità nel sistema ferroviario siciliano, la politica non ha mai ascoltato. E’ giunto il momento in cui la Regione deve dotarsi di un sistema di trasporti integrato, gommato, ferroviario, portuale aeroportuale degno dell’Unione europea, e di una struttura unica una cabina di regia che si occupi di gestire i settori e l’avvio delle opere per rilanciarli”. “La città di Palermo e la sua provincia –ha affermato Mimmo Milazzo Segretario generale Cisl Palermo – ha bisogno di servizi efficienti e rapidi dai trasporti alla raccolta rifiuti, per questo incalzeremo la politica a livello comunale, regionale e provinciale per potenziare i servizi, tutelare l’occupazione e creare lavoro”.

Sulle opere viarie, la Fit ha ribadito la necessità di avviare subito i lavori per la Palermo-Agrigento e per la tangenziale opera questa che consentirebbe di attraversare la città da Villabate per giungere all’aeroporto con facilità.

“Il progetto è pronto – hanno ribadito dalla Federazione trasporti – , bisogna incalzare la Regione ad avviare i lavori con i fondi adeguati”. Per quanto riguarda il porto di Palermo, nel 2012, denuncia la Fit Cisl, il sistema portuale ha subito una marcata recessione dei volumi di merce movimentata di ben oltre il 10% , anche il numero dei passeggeri, sia crocieristi che quelli che imbarcano e che sbarcano dai traghetti, ha fatto registrare un decremento di 212.650 unità.”

stradaLa politica – ha aggiunto Mimmo Perrone non ha giocato la sua parte, quella cioè di evitare che le compagnie crocieristiche dirottassero le proprie navi nei porti di Messina e di Catania dove le stesse, a parità di condizioni, pagano un valore di tasse portuali inferiori rispetto a quanto si paga a Palermo”.

Nel settore della raccolta rifiuti, la Provincia di Palermo suddivisa in 6 Ato, soffre dei problemi della mancanza delle risorse, economiche ed impiantistiche, e i lavoratori sono ciclicamente costretti alla protesta per rivendicare la retribuzione. Unica nota positiva, ribadisce la Fit, rispetto al contesto è l’Ato 6 Alte Madonie Ambiente a Castellana Sicula, l’unica società nella provincia oltre ad Amia spa, ad essere dotata di una propria piattaforma di smaltimento dei rifiuti. “Siamo d’accordo – commenta Perronesul riordino complessivo del sistema della gestione dei rifiuti con obiettivi quali il definitivo avvio della raccolta differenziata ed il progressivo abbandono del ricorso alle discariche e la contestuale garanzia della tenuta degli attuali livelli occupazioni . Chiederemo inoltre al governo regionale di investire fortemente sulle dotazioni impiantistiche, ma abbiamo già espresso perplessità sul sistema a gestione dei comuni, già poco incisivi ad esempio nella riscossione delle tasse sui rifiuti, in quasi tutta la Sicilia,si registra infatti un’evasione della Tarsu-Tia pari a circa il 50%”. Infine un passaggio sull’aeroporto di Palermo, “la sua situazione – aggiunge Perrone desta preoccupazioni perché i fondi a disposizione della Gesap non sono sufficienti per la gestione dei servizi appaltati”.

Il piano degli investimenti 2009/2014 da 162 milioni di euro, per 92 milioni di euro circa a carico di Gesap e per 70 milioni a carico di finanziamenti pubblici, non sarebbe comunque in pericolo secondo la società di gestione dell’aeroporto. Per i primi, ovvero quelli in autofinanziamento, Gesap ne ha speso già oltre 30, mentre per gli altri sono già in avanzata fase di realizzazione gli investimenti finanziati con i fondi Fas, Cipe e Pon Trasporti. I lavori e gli interventi più urgenti starebbero tutti sui servizi a terra, l’impiantistica, mentre sul fronte della sicurezza della piste la situazione è in piena regola. I dati del traffico passeggeri dello scorso mese di gennaio ha registrato però una flessione del 10% rispetto a gennaio del 2011.

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