Maxi sequestro di tonno da parte della Guardia Costiera di Palermo

 

tonnoMaxi sequestro di tonno rosso ad opera degli uomini della Direzione Marittima – Reparto Operativo di Palermo a seguito di una operazione complessa terra-mare che ha portato al sequestro di 2162 kg di prodotto ittico, per un valore complessivo pari a circa 11.000 euro. All’unità da pesca è stata, inoltre contestata la sanzione di 4000 euro oltre al sequestro dell’attrezzatura da pesca .

L’operazione è stata portata a termine dopo una significativa attività di monitoraggio resa possibile dalla strumentazione in dotazione al Centro di Controllo Area Pesca del Reparto Operativo di Palermo che ha permesso di seguire la navigazione di un motopesca, iscritto presso l’ufficio marittimo di Porticello, durante l’attività di pesca nel Canale di Sicilia.

Il motopesca veniva intercettato dalla Capitaneria di porto di Palermo con a bordo personale con qualifica di ispettore comunitario per la pesca, a circa 1 miglio a largo di Capo Gallo mentre era in navigazione di rientro su Porticello. Fin dalla prima ispezione venivano rinvenuti a bordo 25 esemplari di tonno rosso e, successivamente, si scopriva una botola nascosta sotto il tappeto del locale mensa del M/p ove venivano trovati ulteriori 37 esemplari di tonno per un totale di 62 unità.

L’imbarcazione veniva così scortata nel porto di Palermo dove si procedeva all’ispezione dettagliata a bordo, alla identificazione degli occupanti, al sequestro e successivo carico su un automezzo refrigerato dei 62 esemplari per il trasporto al mercato ittico.

Il valore economico del tonno rosso, aumentato considerevolmente nel corso degli ultimi anni a seguito dell’innalzamento della domanda sul mercato “globale”, ha comportato un eccesso di catture della risorsa che è quindi in forte sofferenza. Per tale motivo la cattura di tale prodotto ittico è consentita secondo un rigido sistema di controllo a favore di un numero ristretto di imbarcazioni in possesso di permesso speciale.

Il commercio illegale di tonno rosso, oltre a far scaturire una ulteriore diminuzione dello stock ittico, comporta altresì il mancato rispetto delle norme sulla tracciabilità dei prodotti ittici nonché palesi violazioni in materia igienico-sanitaria, evasione fiscale e danno economico agli operatori della pesca che svolgono, invece, le attività di pesca del tonno rosso nel rispetto delle regole.

 

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