Nuovi limiti sui contanti: non superarli per incombere in queste conseguenze

Per molti la limitazione dei contanti, intesa sui diretti importi e non sul possesso, costituisce una forma di costrizione più concettuale che pratica, che viene interpretata come tale soprattutto negli ultimi anni anche se in realtà “arriva da lontano”. E nel corso del tempo è sempre più diventata una delle tante mini battaglie politiche ma anche concettuali da affrontare con un piglio mediamente evidentemente alto. Quali sono i limiti nuovi sui contanti?

E cosa può succedere se questi stessi vengono direttamente superati? Proviamo a scoprirlo.

La condizione si applica come detto all’utilizzo diretto e non al possesso che non ha una vera e propria regolamentazione (o quasi).

Nuovi limiti sui contanti: non superarli per incombere in queste conseguenze

Nuovi limiti sui contanti

I contanti infatti sono interpretati prevalentemente come una forma di “problema”, ostacolo, per loro stessa forma: il denaro fisico da oramai diversi anni (e non solo di recente) costituisce una tipologia di forma economica che è difficile da tracciare, anche con le nuove norme e tecnologie, risultando molto semplice, rispetto alle forme di presenze digitali come può essere una ricarica telematica, un bonifico o una qualsiasi altra transazione che non fa ricorso a monete o banconote.

Fin dalla diffusione dei bonifici, soprattutto per gli importi rilevanti si è fatto ricorso proprio a queste forme “non fisiche” in quanto i contanti sono spesso impiegati proprio per “celare” la natura dei movimenti economici, riuscendo quindi ad eludere con una certa capacità anche riconoscimenti e favorire l’evasione fiscale.

Appare evidente che con le principali forme di dispositivi che permettono di effettuare e ricevere pagamenti digitali, le leggi hanno permesso di essere più stringenti in termini di limiti: questi sono applicati sui movimenti e le transazioni come i pagamenti, e costituiscono oggi un tema anche se “meno sentito” rispetto al recente passato.

Rispetto al 2023 infatti, nel 2024 non sono state apportate modifiche relative ai limiti dei contanti che sono applicati ad una soglia pari a 5.000 euro per ogni singola transazione, anche rateizzata, come importo limite per i pagamenti in contante. Questo significa che ogni importo superiore va concepito impiegando strumenti digitali come può essere un bonifico o qualsiasi altro metodo tracciabile.

Sono previste delle sanzioni economiche ossia delle multe applicate nei confronti di chi viene sorpreso a sviluppare pagamenti in contante superiori a 5000 euro, e sono corrispondenti a sanzioni da 5.000 euro per le violazioni di importo superiori a 250mila euro, inoltre è prevista anche una multa tra 3.000 a 15.000 euro per chi non comunica la violazione, 

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