Deep web e dark web: viaggio nel lato oscuro della rete

Da diverso tempo ormai tv e inchieste si occupano del deep web, descrivendolo come il lato oscuro e pericoloso della rete.

Abbiamo deciso di avventurarci in questo viaggio, abbandonando i porti sicuri del c.d. Surface web.
Per prima cosa come tanti di voi già sapranno bisogna dotarsi di uno specifico browser (Tor) e, secondo consiglio di molti, occorre dotare il pc col quale si vorrà intraprendere questo ‘cammino nell’oscurità’ di un software in grado ci collegarci a una VPN (Virtual Private Network).
I consigli e le raccomandazioni, sinceramente, ci sono sembrati fin troppi e parte di essi, incrementano la fama e la curiosità che alimenta il fascino de “l’altra parte dell’internet”.

Una volta presi i dovuti accorgimenti, comincia la nostra navigazione, quel che troviamo è assai ‘basic’, per non dire rudimentale, il primo approccio è un tuffo nel passato ed hai come la sensazione di sentire quegli strani rumori del modem a 56k.
Grafiche obsolete, pubblicità invasive ecc.
L’altra grande differenza col modo di navigare ‘tradizionale’ è la totale assenza di indicizzazione dei siti, proprio per garantirne l’anonimato.

Intanto c’è Hiddenwiki, che altro non che una web directory di altri siti ‘onion’ ed ha una collezione di articoli enciclopedici come la più famosa wikipedia.
Il protocollo ‘onion’ ovverosia cipolla, rende anonime le comunicazione ed è accessibile solo dal browser Tor.
Ma, in concreto, cosa si trova di tanto prezioso nel deep e nel dark web, in base alla nostra esperienza?
Quali i prodotti e le informazioni reperibili nel deep web? Innanzitutto viagra, tanto viagra, quintali di viagra, montagne di cialis e tutte le versione possibili e immaginabili per chi soffre di problemi di erezione.
Siti dove sedicenti hacker promuovono le loro skill con tanto di tariffario (?); chi promette di darti numeri di carte di credito pronte per essere svuotate; chi dice di esser capace di ‘sfondare’ siti governativi e universitari per farti avere una laurea, chi venderebbe denaro falso ecc… Abbiamo letto anche di armi ma, perdonateci, ci viene troppo difficile immaginarci un corriere che ci consegna il nostro kalashnikov appena comprato online.
Ovviamente la moneta di scambio è il bitcoin e tutte le altre criptovalute, in pratica, nell’esempio delle carte di credito o del denaro falso, l’utente dovrebbe mettere la propria moneta sonante convertita in bitcoin per comprare numeri di carte di credito che un tizio – anonimo per convenzione – promette essere piene come uova. Al di là della chiarissima illiceità della faccenda, a noi la cosa puzza anche di fregatura.

Deep web e dark web: viaggio nel lato oscuro della reteDocumenti e informazioni: tonnellate di testi, libri, pdf e chi più ne ha più ne metta. Come potete immaginare il tema è, o per meglio dire sarebbe, tutte quelle informazioni che “gli altri” considererebbero scomode, in altri termini. Il Santo Graal dei complottisti. Prove (?) degli ufo, 11 settembre, allunaggio, scie chimiche, terrapiattisti. Una bellissima accozzaglia di assurdità ammantata di mistero.

Poi c’è il porno, miliardi di video e foto porno, i cui detentori spergiurano sia molto più porno di quello che chiunque può già reperire online senza alcuna difficoltà.
Su questo aspetto non abbiamo assolutamente approfondito, basta e avanza l’abominio che quotidianamente ci offre il web ‘nostrano’.
Escort: migliaia i servizi offerti e le prestazioni più bizzarre. Ma anche in questo campo il surface, crediamo basti e avanzi.

Altro capitolo fondamentale è la droga.

Alert, il paragrafo seguente potrebbe essere pieno zeppo di pregiudizi e luoghi comuni.

In base a quanto abbiamo visto sul dark web sarebbe possibile acquistare ogni forma di droga che l’uomo abbia inventato e provato dall’antichità ad oggi, il tutto recapitato in casa tua in forma ‘anonima’.
Su questo aspetto ci siamo soffermati un po’ di più e non abbiamo potuto fare a meno di scorgere il lato ilare di questa faccenda.
Dunque, facciamo un passo indietro: per ogni acquisto occorre un account per la gestione di un conto in criptovalute che, come abbiamo detto prima, va alimentato col proprio denaro. Immaginare il ‘cliente tipo’ che armeggia con bitcoin e blockchain, con la voglia irrefrenabile di farsi e in mano degli spicci e qualche carta di 5€ accartocciata ci ha fatto pensare quanto possa essere surreale la prominenza di questo mercato.
Per non parlare dei tempi di consegna che mal si prestano alle esigenze dei fruitori di simili prodotti.

Sempre in tema di droga, c’è la variante “dark” di giallozafferano: siti su siti dove ti spiegano come fare a casa, con la stessa destrezza di un MacGyver in astinenza, tutte le droghe che vuoi.

Per noi, il nostro viaggio dall’altra parte del web finisce qui, e crediamo di non farci più ritorno. Di cazzate è già piena la “parte buona” dell’internet.

Davide Bellavia

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