Scomparsa Alario, i familiari sono preoccupati. Parla il difensore Licciardi

La famiglia di Santo Alario, dopo la notizia della svolta alle indagini, che vede indagati per occultamento di cadavere i fratelli di Giovanni Guzzardo, è caduta nella disperazione nella disperazione e nello scoramento. Dal 7 febbraio scorso non si hanno più notizie di Santo Alario, scomparso nelle campagne caccamesi, insieme a Giovanni Guzzardo, quest’ultimo ritrovato lo scorso 4 maggio in un casolare sperduto nelle campagne di Montemaggiore Belsito. Per i Familiari di Alario è rimasta sempre accesa una speranza di ritrovarlo vivo, ma questa volta la situazione sembra non portare a un lieto fine. Giovanni Guzzardo, sarebbe stato aiutato ad occultare il cadavere dai fratelli. È questa l’accusa per Roberto e Giuseppe Guzzardo, entrambi caccamesi, a cui la procura di Termini Imerese, coordinata dal procuratore capo Ambrogio Cartosio, ha notificato l’atto di indagini. Dopo aver messo sotto intercettazione i due uomini hanno scoperto la latitanza di Giovanni Guzzardo, titolare del bar “Avana Cafè”di Capaci, locale frequentato da Santo Ilardo.

Le parole dell’avvocato della famiglia Alario

“Il mio assistito non era un dipendente del bar – ha affermato l’avvocato del foro di Termini Imerese, Carlo Licciardi, difensore della famiglia di Santo Alario-.

I genitori, i fratelli, la compagna stanno vivendo un momento difficile e delicato, hanno vissuto questi mesi in trepidazione, ma con la speranza di trovare vivo il loro caro. Adesso la svolta alle indagini li ha destabilizzati e le preoccupazioni accrescono”.

Giovanni Guzzardo ha scelto la linea del silenzio e, ad oggi, non ha reso alcuna dichiarazione su quanto accaduto. La vicenda, dunque, resta avvolta dal mistero, mentre proseguono senza sosta le ricerche di Santo Alario.

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