Compravendita di voti, Pagano: “Estraneo alla faccenda”

Dopo la crisi del partito “Noi con Salvini” in Sicilia a causa dell’arresto dei fratelli Caputo parla il deputato della Lega Alessandro Pagano. “Ho atteso 24 ore per capire i dettagli dell’inchiesta nella quale, come apprendo dai media, sarei coinvolto: confermo, però, di non avere ricevuto alcun atto da parte dell’autorità giudiziaria. Solo alcuni organi di stampa mi indicano come tale. Escludo, pertanto, di essere indagato.”

“In qualunque caso non ho e non avrei nulla da temere – continua Pagano – Sono pronto, comunque, in ogni momento a dimostrare la correttezza e linearità dei miei comportamenti. Alla luce di tutto ciò è evidente, ad oggi, la singolarità della condizione della Lega in Sicilia: Io sarei indagato senza mai aver ricevuto alcun atto, lo stesso dicasi per l’onorevole Attaguile. Dalle notizie comunque riportate dalla stampa fino a questo momento, emerge un utilizzo più o meno strumentale da parte di alcuni media del mio nome e della mia immagine.”

“Accostarmi o associarmi a fatti come quelli relativi al voto di scambio di cui sono del tutto estraneo, e che non appartengono alla mia storia né alla mia cultura politica e umana, è un grave danno alla mia onorabilità. Chi ha avallato questa manipolazione dell’informazione ne risponderà in sede civile”, conclude Pagano.

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