Comincia l’ultimo weekend de Le Vie dei Tesori, ultima occasione per visitare contestualmente oltre cento luoghi di arte, scienza e natura. Complice il bel tempo, è possibile scoprire anche due lembi verdi che hanno seguito un destino stranamente in comune: un brandello dell’ex riserva reale borbonica, realizzata tra il 1799 e il 1815 da Francesco I, e il parco di Luigi Filippo d’Orleans. Insomma, Borboni e Francesi, uniti a distanza, dal comune amore per la scienza e le sperimentazioni agricole.
Andiamo per ordine: percorrendo corso Calatafimi verso Monreale a un certo punto si incontrano due pilastri con due sfingi neoclassiche: è uno dei tre antichi ingressi alla ex Riserva Reale di Boccadifalco, realizzata tra il 1799 e il 1815 da Francesco I di Borbone, principe ereditario, figlio di re Ferdinando III, esule a Palermo. Francesco amava caccia, allevamento e agricoltura e all’interno della riserva avviò sperimentazioni di ogni genere, realizzando anche un orto botanico per coltivare i primi mandarini e altre specie “esotiche”.
Scendendo per immergervi nel centro storico, tra oratori, chiese, cripte e palazzi, non dimenticate i Giardini di Palazzo Reale, luogo prezioso, pieno di piante rare, virgulti e succulente, sospeso tra terra e cielo. Con tanto di passaggio sotterraneo che serviva per le ronde di guardia al palazzo, in pieno ‘500.