Nasce il progetto Sunshine: 16 nuovi lustrascarpe a Palermo

Un posto di lustrascarpe tra oltre settanta partecipanti, e tra questi hanno passato la selezioni in 16. Dodici uomini e quattro donne tra cui un laureato, oggi di fronte ad un notaio che effettuerà il servizio a titolo gratuito, nascerà la Sunshine 2.0, il progetto di antichi mestieri della Confartigianato a cui hanno partecipato gente tra i 20 e 61 anni. Una nuova possibilità di intraprendere un mestiere di srtigiano che si è arenato, di cui rimangono solo piccole attività nei piccoli centri delle Madonie e in varie realtà siciliane.

Nuovi “Sciuscià” a Palermo che saranno seguiti e formati da vari esperti del mestiere tra cui Piero Caccamo, storico calzolaio di via Marchese di Villabianca che terrà lezione sulle tecniche di lucidatura e distinzione delle pelle e utilizzo dei materiali, e da lustrascarpe di eccezione come Angelo Gregorio di “lustrascarpe. It” da Imola, e Gaio il calzolaio presidente dei Calzolai di Verona. Nunzio Reina storico presidente dell’associazione che riunisce gli artigianati palermitani spera di mettere in moto il progetto entro aprile mentre a metà maggio, e in via sperimentati lustrascarpe saranno in ogni angolo della città. La lucidatura costerà 5 che euro e si prevedono almeno 10 clienti al giorno per ognuno degli operatori.

Vestiario che sarà fornito da un’azienda di Verona e anche da un’altra che fornirà spazzole e creme, con due grembiuli e divise uguale per tutti . La fase sperimentale del Lavoro prevede 16 postazioni piazza Castelnuovo, viale della Libertà piazza Verdi portici di via Ruggero Settimo, via Maqueda, piazza Borsa, piazza San Domenico, zona tribunale,con servizi anche in porto,aeroporto e stazione nei barberhop e locali alla moda della città. Da tutto ciò si pensa di ampliare l’attività nel profilo professionale cercando di coinvolgere sempre di più tanti giovani, per riprendere ciò che di bello e professionale possa esserci nell’Artigiano, dimenticato da tanti, ma utile nel contesto stesso di una società che ha bisogno di capire che non ci si può distaccare dai ricordi e da attività che tanto bene hanno fatto in periodi passati, ove tanti artigiani portavano avanti una famiglia con sacrifici e vicissitudini personali.

Antonio David

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