Studenti disabili: nessun servizio, e scatta la protesta

Nessun servizio è ancora partito nel 2017 tra quelli essenziali erogati agli studenti con disabilità che frequentano le scuole superiori a Palermo e negli istituti della provincia. Un gran pasticcio, dovuto a garbugli burocratici e a rimpalli di responsabilità tra ex province, fino alla loro abolizione responsabili del servizio, Città Metropolitane che chiedono la copertura economica da parte delle casse regionali, e Regione Siciliana che ancora non si è presa in carico l’erogazione dei servizi.

A smenarci sono però i giovani disabili, molti dei quali si trovano impossibilitati anche a recarsi a scuola in mancanza del bando di gara sui trasporti. Gli studenti, le loro famiglie e gli operatori assistenziali hanno messo in scena una protesta nei locali dell’assessorato regionale alla famiglia, che potrebbe aver dato i suoi frutti. Nella serata di ieri infatti il Sindaco, e presidente della Città Metropolitana di Palermo, Leoluca Orlando, ha autorizzato la ripresa di tutti i servizi essenziali, senza attendere la mossa degli uffici regionali preposti.

“Come avevamo preventivato, accentrare nelle mani della Regione le funzioni di assistenza ai disabili, precedentemente svolte dalle ex province, non ha rappresentato una soluzione bensì un errore. A dimostrarlo l’interruzione dei servizi in tutta l’Isola, a danno di giovani meno fortunati. L’odierna occupazione dei locali dell’assessorato alla Famiglia a Palermo, da parte degli operatori assistenziali, testimonia ulteriormente la gravità della situazione. La Regione si conferma ancora una volta al primo posto per insuccessi. L’assessore Miccichè risolva immediatamente il problema. Forza Italia presenterà in Aula un emendamento per abrogare la norma e attribuire le competenze alle città metropolitane e ai liberi consorzi”, aveva detto l’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’ARS.

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