Nel comune di Cerda i contratti del personale ed Puc ex Asu, scaduti il 30 settembre scorso, sono stati rinnovati fino al 31 dicembre dalla Giunta municipale con una riduzione oraria del 22,58%. Il personale che prestava 24 ore di servizio settimanale, ora lavorerà solo 18 ore. Così come il personale che prestava 18 ore di servizio settimanale, ora lavorerà solo 15 ore. 42 lavoratori si sono visti ridurre lo stipendio con motivazioni legate ad assegnazioni finanziarie ridotte della Regione che allo stato attuale risulterebbero provvisorie.
Cerda non rimane comunque un caso isolato di comuni in cui sulle proroghe al personale contrattista si stanno verificando fatti come la direzione di una riduzione delle ore di lavoro settimanale. Sulla vicenda si sono espresse diverse parte politiche e sociali che richiedono di ripristinare l’orario di lavoro precedente per i 42 lavoratori contrattisti che hanno subito il provvedimento.
“Siamo davanti a situazioni davvero gravi che mortificano questo personale precario. – ha detto in merito Vincenzo Figuccia, vice
capogruppo di Forza Italia all’Ars – Sul mondo del precariato le responsabilità politiche sono tutte in capo all’inefficienza del governo Crocetta, ma quanto si è verificato a Cerda deve essere biasimato poiché si tratta di un fatto senza precedenti e davvero insostenibile sotto ogni profilo. Ho presentato un’interrogazione all’Assemblea regionale siciliana, rivolta al Governo regionale, affinchè si facciano le dovute verifiche su Cerda”.