Le gemme incise del Barone Mandralisca nelle opere di Benedetto Poma

Benedetto Poma nasce a Catania nel 1968, inizia a dipingere giovanissimo e dopo aver conseguito il diploma presso l’Istituto d’Arte di Catania si laurea in Architettura presso l’Università di Reggio Calabria nel 1999. Egli è una delle personalità artistiche più importanti e richieste del nostro panorama culturale e il suo talento artistico è apprezzato in tutto il mondo. La sua formazione giovanile catanese lo indirizzerà verso la cultura tardo barocca siciliana da cui rievocherà sempre alcuni elementi stilistici peculiari, come ringhiere panciute, facciate concave e convesse, ghirigori e colonne tortili decorate a ghiribizzi e in pietra bianca, quella stessa che cattura la luce del caldo sole di Sicilia e di cui Benedetto Poma si farà catturatore eccellente. Poma è riuscito, attraverso una sapiente ricerca ma anche un innato genio creativo, a raggiungere un equilibro tra luce, colore e forma. Superlativo il livello artistico raggiunto da Poma in questo suo ultimo ciclo pittorico.

Le opere nascono da un’ispirazione dell’artista scaturita dalla vista di alcune preziose gemme risalenti al V- IV secolo a.C. incise e di inestimabile valore, oggi custodite al Museo Mandralisca di Cefalù. Poma, fortemente ispirato, realizza una serie di opere ispirate ai testi classici del mito omerico dell’eroe “Odisseo” in cui poter ricontestualizzare e riprodurre quelle piccole gemme che tanto lo avevano affascinato. Nasce così “Medusa”, opera dalla complessa e dinamica impaginazione narrativa, in cui la piccola gemma narrante le medesime vicende è stata riprodotta incastonata nella spada di Perseo, o ancora in “Ares” la gemma è incastonata nel prezioso bracciale del dio bellico. In questa nuova realizzazione il passato è rievocato ma è solo il punto di partenza, e in uno straordinario connubio tra presente e passato sono nate opere di grande lirismo e poesia, dove l’artificio riesce a riconsegnare una mistica realtà permeata di sentimenti, d’incanto, di sogno e di indicibile bellezza.

benedetto pomaLa serata inaugurale è stata animata da illustri ospiti che hanno voluto omaggiare l’artista con i loro interventi. Il saluto e l’accoglienza del Dott. D’Agostino, Vicesindaco e Ass. alla Cultura di Taormina e del Prof. Antonio Di Giovanni, CDA Fondazione Mazzullo, sono stati seguiti dall’intervento del Prof. Antonio Franco, Presidente del Consiglio del Comune di Cefalù, che ha sottolineato l’importanza di questo scambio culturale e artistico tra Taormina e Cefalù, che nel mese di settembre-ottobre ospiterà la mostra di Poma, dall’intervento poetico della Dott.ssa Marilina Giaquinta e dall’intervento del Prof. Girolamo Reina, il quale ha esposto sui siti taorminesi nel mito omerico, mentre il musicista Marco Selvaggio, attraverso il suo singolare strumento, lo Yang, ha evocato lontane e magiche atmosfere. Tra i presenti anche La Dott.ssa Rosalia Liberto, membro del CDA Fondazione Museo della Mandralisca di Cefalù.

POTREBBE INTERESSARTI