E’ una Sicilia a 5 stelle quella designata dall’esito dei ballottaggi in diversi comuni: Alcamo, Favara e Porto Empedocle hanno ora un sindaco del Movimento di Beppe Grillo. Fa notizia soprattutto considerato che quelle sono zone tradizionalmente legate ai democristiani. Nessuna traccia del PD, ai candidati di sinistra resta solo la sconfitta.
Adesso staremo a vedere l’operato pentastellato che, dalle parole di Giancarlo Cancelleri, leader del Movimento all’ARS, sembra guardare al futuro: “lanciare un’opa per puntare senza mezzi termini alla conquista della Regione”– ha dichiarato nelle scorse ore. Mentre i festeggiamenti si propagano in tutta l’isola con la presa di Roma da parte di Virginia Raggi, primo sindaco donna nella storia della capitale, e con Chiara Appendino che conquista Torino, in Sicilia mutano i colori e le bandiere in un quadro generale che assume sempre più sfumature. Caltagirone per esempio va a Gino Ioppolo di Forza Italia, unico comune nell’isola a vestire il simbolo; in mano alla destra anche Vittoria, nel ragusano, con Giovanni Moscato, nel bel mezzo dell’inchiesta che coinvolge la città e che ha gettato ombre di voto di scambio nello scenario delle amministrative. Al Pd restano Canicattì e Noto; altrove ai grandi simboli si sostituiscono liste civiche ma con chiare tendenze a centrosinistra nei casi delle cittadine di Lentini e Giarre.