Euro Eder, l’Italia è agli ottavi

italiaMissione compiuta per la Nazionale Italiana di calcio, che, pur non giocando certo in modo entusiasmante, batte 1 a 0 la Svezia e conquista il passaggio agli ottavi di finale del campionato Europeo, ipotecando anche il primo posto nel girone. Decide un meraviglioso gol di uno dei pupilli del nostro ct, Martins Citadin Eder.

Squadra che vince non si cambia, e così mister Antonio Conte ripropone per dieci undicesimi la formazione che ha brillantemente esordito quattro giorni fa contro il Belgio. Fra i pali, per la 159esima volta, capitan Gigi Buffon; consueta difesa a tinte bianco-nere composta da Andre Barzagli, Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini; in mezzo, da destra a sinistra, Antonio Candreva, Marco Parolo, Daniele De Rossi, Emanuele Giaccherini e Alessandro Florenzi, unica novità rispetto alla vincente gara di Lione; tandem offensivo composto da Martin Eder e Graziano Pellè. Per la Svezia 4-4-2 che gira intorno al suo totem, Zlatan Ibrahimovic.

de rossi ibraPronti-via ed è subito in scena il duello più atteso alla vigilia: Chiellini contro Ibra. Sono trascorsi appena due minuti quando il difensore azzurro anticipa con un gran colpo di testa il gigante svedese, vanificando una pericolosa palla gol. Se vogliamo, questa rimarrà l’emozione più intensa della prima frazione di gioco, dove l’unico tiro nello specchio (se così vogliamo definirlo) è un destro strozzato di Florenzi in seguito ad una bella azione corale. L’Italia fa fatica ad imporre il proprio gioco, cercando quindi la sagoma di Pellè, grossa ma non abbastanza per impensierire Johansson e Granqvist, anch’essi di notevole mole, che dominano sulle palle alte, costringendo il nostro centravanti ad abbassarsi a mò di pendolo nel cerchio di centrocampo, nel tentativo, invano, di imbucare verso Eder o le mezzale, che fanno però mancare il loro supporto in fase offensiva. Anche se il numero 9 azzurro, in verità, è quasi sempre molto impreciso. I rari cambi di gioco sembrano poter creare insidie alla Svezia, vista la buona vena di Candreva e Florenzi che però, per l’appunto, vengono chiamati in causa col contagocce. Dietro la BBC si dimostra la vera forza della nostra Nazionale, spiccando soprattutto per concentrazione, concedendo zero palle gole agli svedesi.

La ripresa prosegue sulla falsa riga della prima frazione di gioco, con Pellè che in avvio trova la possibilità di calciare verso la porta, ma il suo destro termina alto. Conte si gioca allora la carta Zaza, avvicendandolo allo stesso Pellè, ma le occasioni continuano ad essere praticamente nulle, nonostante Candreva disegni diversi cross dalla destra, indirizzandoli però fra le braccia del numero 1 svedese Isaksson.eder Ben più pericolosa è la Svezia, con Zlatan Ibrahimovic che spedisce clamorosamente alle stelle un pregevole traversone del terzino sinistro Olsson, il tutto però è vanificato dall’off side segnalato dal guardalinee. Mister Conte inserisce quindi Thiago Motta, al posto di De Rossi, fino ad allora unico ammonito della partita. L’azzurro più pericoloso risulta essere Marco Parolo, che per due volte perde l’attimo facendo inveire contro di sè i compagni di squadra, ma alla terza fa saltare sul divano i milioni di tifosi davanti la TV: il cross di Giaccherini è pregevole, il colpo di testa del centrocampista della Lazio altrettanto, la traversa lascia in gola l’urlo del gol. Sul finale entra anche Stefano Sturaro, che prende il posto di Florenzi. Quando tutto sembra finito, al minuto 89, ecco la svolta: Chiellini da fallo laterale cerca Zaza, che con caparbietà fa sponda di testa per l’accorrente Eder; l’italo-brasiliano, da sinistra verso destra, attacca la porta, ed eludendo la marcatura dei centrali svedesi, scarica imparabilmente sul palo più lontano. La Svezia si butta in avanti in cerca del pari, e così Candreva va vicino al raddoppio.

Dopo 3 minuti di recupero il signor Kassai fischia la fine, che significa passaggio del turno e ottavi di finale. Se il Belgio, in campo domani contro l’Irlanda, non dovesse perdere, saremmo primi nel girone con un turno d’anticipo. Intanto il primo step è andato. L’Italia è agli ottavi. Sognare non costa nulla.

Angelo Giordano

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