San Mauro, minoranza abbandona seduta di consiglio comunale

san mauro minoranzaE’ durata ben poco la presenza del gruppo di minoranza del comune di San Mauro alla seduta di consiglio comunale dello scorso sabato mattina. Un consiglio che prevedeva 11 punti all’ordine del giorno, e che ha visto i consiglieri di opposizione prender parte solo al primo, la nomina degli scrutatori. Subito dopo, infatti, è stato letto un documento che giustificava le ragioni per cui i consiglieri del gruppo “Protagonisti nel Territorio” avrebbero abbandonato l’aula, lamentando il fatto che il presidente del consiglio e l’amministrazione comunale facciano prevalere la logica dei numeri a quella del dialogo e della collaborazione, in modo particolare ignorando le molteplici richieste di convocazione delle conferenze dei capi gruppo, previste dal regolamento per il funzionamento del consiglio comunale.

“Il presente documento –  si legge – nasce dal fatto che ci siamo trovati con una convocazione che tratta 11 punti, molti dei quali fondamentali per lo sviluppo futuro del nostro territorio, senza essere stati minimamente consultati. E’ già un anno che richiediamo le conferenze dei capi gruppo, come previsto dall’art.21 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale, e ad oggi mai attuate. Da ciò comprendiamo che per voi vige solo la logica dei numeri a quella della collaborazione, da noi dimostrata in ogni consiglio comunale.”

Diversi quindi i punti all’ordine del giorno contestati dalla minoranza, primo tra tutti la proposta adesione del comune di Castel di Lucio all’unione dei comuni Valdemone ed alla centrale unica di committenza istituita in seno all’unione stessa “In modo informale – dicono – il sindaco ci ha preannunciato più volte un incontro sulla discussione riguardante l’ingresso di Castel di Lucio all’unione dei comuni Valdemone. Argomento realmente mai discusso. Oggi ci siamo ritrovati fra i punti all’ordine del giorno la trattazione alla richiesta di ingresso all’unione dei comuni da parte del comune di Castel di Lucio.” Il gruppo di minoranza si schiera infatti su posizioni totalmente contrarie, preoccupati dal fatto che questa scelta potrebbe riportare San Mauro all’isolamento più assoluto in un momento fondamentale per la programmazione europea 2014-2020 in cui le Madonie sono state scelte a livello nazionale come aree interne. Nella consapevolezza che il futuro di San Mauro passa soltanto dall’idea di fare rete che ha permesso al paese in questi anni di ottenere servizi fondamentali (SOSVIMA, GAL, sistema ATO rifiuti, distretto turistico, consorzio della legalità per il feudo Verbuncaudo, Parco delle Madonie), e convinti che soltanto il sistema Madonie possa garantire tutti i diritti di cittadinanza – sanità, istruzione, viabilità ecc.

Altra criticità è stata individuata dalla volontà dell’amministrazione di portare in un’ordine del giorno così vasto e composito l’approvazione del programma triennale delle opere pubbliche 2016/18 e dell’elenco annuale dei lavori, del deocumento unico di programmazione per lo stesso periodo, e soprattutto del bilancio di previsione del triennio. Contestata anche la richiesta di approvazione del debito fuori bilancio per il pagamento del compenso per il servizio di tesoreria anno 2011 – che ammonta a 10 mila euro – quando invece si tratterebbe di una semplice reiscrizione di passività regresse.

POTREBBE INTERESSARTI