Sette anni dopo, L’Aquila vola ancora

L'aquilaSono già trascorsi sette anni da quel tragico 6 aprile del 2009. Quel giorno l’Italia intera si fermò per L’Aquila e per i 309 angeli che persero la vita nel tragico sisma. L’Aquila si è rialzata, ma intatto rimane il ricordo di quei giorni di paura. Così che, in occasione del settimo anniversario dalla strage, la fiaccolata organizzata in segno di ricordo, ha attirato ampia partecipazione. 7000 persone, dopo le 22 di ieri sera, hanno voluto rendere onore a chi non c’è più, con un ulteriore pensiero rivolto a chi, invece, non si è mai arreso, ed è tornato a condurre una vita regolare mettendo da parte paure e pensieri di quel giorno.

La fiaccolata ha attraversato le vie principali del capoluogo abruzzese, facendo capolinea in Piazza Duomo, dove è stata data lettura dei nomi delle vittime del terremoto, omaggiati con 309 tocchi di campana. La messa in suffragio dei defunti, celebrata all’1.45 nella Basilica di San Giuseppe Artigiano, ha completato il programma . Tanti i momenti toccanti susseguitisi nel corso della notte. Gli applausi e le lacrime hanno celebrato le tappe simbolo della tragedia, su tutti la casa dello studente, il cui crollo causò la morte di otto giovani ragazzi.

Verità per la strage dell’Aquila” è stato lo slogan più in voga della giornata. Si tratta infatti di una tragedia circondata ancora da numerose ombre. Se in primo grado vennero condannati a sei anni di carcere sette componenti della Commissione Grandi Rischi, rei di aver sottovalutato, solo una settimana prima, il rischio sismico, la cassazione ne ha in seguito assolto sei, confermando la condanna a due anni al solo Bernardo de Bernardis, ex vice capo della protezione civile. In un filone parallelo, è indagato l’allora capo della Protezione Civile, oggi candidato di Forza Italia a sindaco di Roma, Guido Bertolaso.

In rappresentanza del governo hanno preso parte alla fiaccolata il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Claudio De Vincenti e, per la città di Roma, il commissario Francesco Paolo Tronca. Sulla stessa lunghezza d’onda, i due hanno, in primo luogo, voluto ricordare la memoria delle 309 vittime, per poi sottolineare che la cittadina abruzzese ha velocemente riacquistato la propria dignità, riappropriandosi della propria storia. Tra i rappresentanti istituzionali, presenti il Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e quello del consiglio abruzzese Giuseppe Di Pangrazio.

Ma ciò che più conta è quel numero, 7000: il numero delle persone che hanno onorato L’Aquila. E’ il valore di una città che, solo sette anni fa, è caduta improvvisamente nel baratro ma, con dignità, si è rialzata. E’ il valore del ricordo di 309 angeli. E’ il simbolo di chi non si è mai arreso. Un’aquila che, seppur ferita, ha saputo spiegare le ali e riprendere il volo.

Angelo Giordano

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