“Quant’è bello lo morire acciso”…in Venezuela

Questo devono aver pensato alla Farnesina relativamente alla morte di ben tre cittadini italiani assassinati, in circostanze che definire oscure è poco,in diverse località del Venezuela tra febbraio e marzo. Ultimo in ordine di tempo l’ingegnere 53enne  Celli Ursi, giustiziato (secondo la polizia venezuelana) con un colpo alla testa mentre guidava per rubargli un rolex d’oro. Prima di lui erano stati trovati morti stecchiti due giovani di 25 e 21 anni, Dino Rubens Tomasilli e Matteo Di Francescantonio ammazzati in circostanze non ben chiarite ma con evidente spietatezza.

E su quest’ultimo caso si evidenzia la differenza di attenzione delle nostre autorità diplomatiche con il caso Regeni. La madre del povero giovane, la cui salma è stata seppellita in fretta e furia dai venezuelani il giorno dopo il ritrovamento del corpo, si è rivolta (secondo Rete8) al consolato italiano per saperne di piú o, almeno, avere la possibilità di seppellire il figlio in Italia.
Risultato? Niente, se ne riparlerà tra 5 anni.

Allora mi è sorta la logica domanda: perché il governo italiano non ha fatto nulla e la immancabile Procura di Roma non ha (come sembra) “aperto un’inchiesta” secondo il modello egiziano usato per Regeni? Perché la povera e disperata madre di Matteo  Di Francescantonio non è stata portata a Montecitorio per denunciare il comportamento delle autorità venezuelane? Le è stata data sufficiente assistenza legale e supporto da parte della nostra diplomazia?

Ed i media del regime partitocratico, tutti insorti per chiedere la verità su Giulio Regeni al punto da ventilare la necessità di rompere con l’Egitto di Al Sisi, perché su Matteo ( e chissà su quanti altri casi simili di italiani sparsi per il mondo) hanno taciuto? Forse perché,permettendo alla madre di parlare pubblicamente, si dovrebbe  e potrebbe mettere sotto accusa il governo di Maduro? Un Presidente che non può essere accusato di crimini “nazifascisti” in quanto socialistoide (se non proprio marxista)?

Non mi dilungo ulteriormente per analizzare questi “strani” comportamenti delle istituzioni italiane nei confronti dei nostri cittadini all’estero,andremmo troppo lontano…
Chiedo solo alle testate indipendenti di rilanciare la notizia sottoponendola alla attenzione dei lettori…perché non finisca nel dimenticatoio (sempreché non ci siano stati sviluppi che non posso conoscere). Morire in modo violento,per mano assassina e pure senza ottenere giustizia, non può e non deve essere orribile al Cairo ed accettabile a Caracas.

Grazie per l’attenzione

Vincenzo Mannello

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