Laura Boldrini in visita a Palermo

laura boldriniVisita istituzionale oggi a Palermo della Presidente della Camera, Laura Boldrini. Ad accoglierla a Palazzo delle Aquile con il Sindaco sono stati i bambini del coro multiculturale dell’Istituto comprensivo Maria Teresa di Calcutta. Dopo un breve colloquio privato con il sindaco Orlando e un breve incontro con la stampa, la presidente Boldrini ha partecipato a Sala delle Lapidi a un dibattito sul tema dell’immigrazione e dei diritti, cui hanno preso parte, oltre al Sindaco, anche il Presidente Salvatore Orlando. il Presidente della Consulta delle Culture, Adham Darawsha e gli Assessori alla partecipazione e alla cittadinanza sociale Giusto Catania e Agnese Ciulla.

Palermo – ha detto il Sindaco – da capitale della mafia e della violenza, sempre più si afferma come capitale della solidarietà e dell’accoglienza. Palermo è impegnata, come città europea e come città mediterranea e mediorientale in prima linea perché i diritti dei migranti siano sempre più il punto di riferimento dei diritti civili di tutti, perché la mobilità internazionale è oggi ciò che può garantire la sopravvivenza dell’Europa. Palermo è più avanti dell’Italia e dell’Europa perché afferma e tutela la mobilità internazionale degli uomini, delle donne e dei bambini come diritto umano, volto umano di una globalizzazione che altrimenti rischia di essere solo egoistica mobilità di merci, denaro e dati telematici.”

Adham DArwsha ha sottolineato che “a Palermo come altrove gli immigrati rappresentano una risorsa per tutta la comunità, ma a
Palermo grazie alla Consulta delle Culture abbiamo dato una risposta alla carenza normativa che oggi vieta a tanti cittadini i propri
diritti. Per questo alla Presidente della Camera rivolgiamo un appello perché le Istituzioni riconoscano questo vuoto e lo colmino
riconoscendo il valore aggiunto che queste migliaia di cittadini rappresentano per le proprie comunità locali e per tutta Italia.”

Giusto Catania ha ricordato che ”  a Palermo ci sono 5000 minori stranieri di cui 4000 nati nella nostra città; cittadini che certamente non possiamo definire “stranieri”. Negli ultimi anni – ha concluso – abbiamo dato 1700 nuove cittadinanze italiana sfruttando al meglio la legge, che è e resta però una legge inadeguata che va cambiata.”

POTREBBE INTERESSARTI