Pescatore di asterischi: “Lo sguardo che conosci”

pescatoreLO SGUARDO CHE CONOSCI

Lo conosci quel freddo?

Certo che lo conosci, é lo stesso che hai provato anche tu prima di me, quando mi chiedevi di scaldarti con le mie attenzioni.

Lo stesso freddo che hai provato quando ti è stata strappata la pelle dall’anima, quando ti hanno squoiato il cuore ancora pulsante dal petto facendotene vedere i resti mentre ancora eri coscente.

Riconosci quell’ espressione?

Credo proprio di si, é la stessa che avevi tu, mentre imploravi pietà con lui tra i singhiozzi di un pianto che non dà tregua nemmeno per prendere fiato.

Lo stesso pianto che hai provato quando tutto ciò che avevi costruito é stato demolito senza rispetto nel freddo letto di un’altra persona, mentre tu con la mente del cuore disegnavi e scrivevi come avresti voluto il vostro futuro insieme.

Ricordi quelle parole?

Certo che le ricordi, la stessa frase, la stessa freddezza, la stesse sillabe e consonanti che hanno demolito ogni tua convinzione, strappato ogni tua radice, sciolto nell’acido ogni tua speranza.

Parole che ti hanno resa insicura, fragile,  disillusa. Parole che ti hanno distrutta, che ti hanno fatta morire, morire dentro nel profondo. Parole che ti hanno uccisa tra atroci sofferenze, lentamente.

Riconosci quell’aguzzino?

Certo che lo riconosci, lo stesso aguzzino che ti ha guardata agonizzare, che ti ha  soffocata lentamente come un fiore che appassisce e muore una volta privato dall’ossigeno, dopo che, ancora vivo é stato avvolto in un telo di plastica.

La riconosci la paura?

Si che la riconosci, la conosci quella paura, la paura di incontrare ancora quegli occhi, di riconoscere quel profumo, di rivivere quei momenti, di provare ancora quei sacri ricordi che nemmeno tu osi sfiorare.

Conosci bene quella paura, la stessa paura che provo ora io quando cammino per la strada, guardandomi le spalle, nella speranza che il mondo non sia poi così piccolo come dicono.
Quella stessa paura di vederti, paura di desiderarti ancora, paura di scoprire che, nonostante tutto il male che mi hai fatto, tu sia stata l’unica persona in grado di darmi tanto togliendomi tutto.

Infine

la riconosci questa storia?

Credo proprio di si, sono certo che tu la riconosca. Perché é la tua storia, ed ora é anche la mia per mano tua.

Daniel Bertuolo

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