Palermo-Catania: otto mesi di monitoraggio dei treni veloci

treni velociA circa otto mesi di distanza dal cedimento del viadotto Himera sull’autostrada A19, e dall’incentivazione del servizio ferroviario sulla Catania-Palermo, il Comitato Pendolari Siciliani rende pubblici i dati del monitoraggio effettuato dal 3 maggio al 31 dicembre 2015, per un totale di 2375 corse monitorate.

Dall’analisi dei dati forniti emerge un dato preoccupante: solo il 7% delle corse sono arrivate a destinazione in orario, mentre è del 60% la percentuale dei treni con più di 15 minuti di ritardo. 28 invece i treni soppressi, con grande disagio per la fruibilità.

E’ partito, grazie alla situazione di emergenza, già a inizio maggio il servizio di treni “veloci”, che Trenitalia aveva previsto al via solo per la fine dell’anno. Ma treni veloci sulla Palermo-Catania c’erano già negli orari ufficiali del 2010 e 2011, anche se era stata prevista una sola coppia di treni e in orari improponibili: in partenza alle 6.38 da Palermo e alle 15. 26 da Catania,  i due treni regionali impiegavano 3 ore circa effettuando 5 fermate a differenza degli attuali che effettuano 3/4 fermate con gli stessi tempi di percorrenza e tra l’altro penalizzando il nodo ferroviario di Roccapalumba-Alia dove gli attuali regionali veloci non fermano. Le corse rapide erano previste anche alla firma del Contratto Istituzionale di Sviluppo nel marzo del 2013, addirittura con percorrenza inferiore alle 3 ore, ma mai concretizzati.

“Riteniamo – dicono i rappresentanti dei pendolari – che vi sia stata troppa enfasi sui treni veloci della Palermo-Catania da parte di tutti ed a maggior ragione da parte dell’assessore regionale ai trasporti, pro tempore  Giovanni Pizzo, infatti né gli assessori né i dirigenti generali che in questi anni si sono susseguiti in assessorato e al Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, hanno tenuto conto e richiesto, pur essendoci i fondi (30 milioni di euro) previsti e finanziati dal Contratto di Programma 2007/2011 a Rete Ferroviaria Italiana, l’ammodernamento e la velocizzazione della Palermo-Catania in tutti questi anni, quando invece oggi si porta avanti a tutti i costi un’opera faraonica di raddoppio tra i due capoluoghi, con appena 900 milioni di euro circa finanziati su 6/7 miliardi di spesa per l’intera opera.”

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