Contratto di Servizio e nuovi orari ferroviari, gioie e dolori per i pendolari

Contratto di servizioDal gennaio 2015 è la Regione Siciliana che ha preso in mano le sorti del trasporto ferroviario nell’Isola. A gestire il nuovo Contratto di Servizio, non ancora siglato, sarà il dirigente generale Fulvio Bellomo del Dipartimento infrastrutture e trasporti e la dirigente del servizio IV° trasporto ferroviario Carmen Madonia. Sino al dicembre 2014, il servizio di trasporto ferroviario in Sicilia veniva affidato dal Ministero dei trasporti a Trenitalia e con l’accordo di programma siglato tra la Regione Siciliana, il MIT ed il MEF, nel novembre 2014, le competenze sarebbero passate in mano alla Regione dal 1 gennaio 2015.

Da parte degli utenti, la speranza che la gestione del servizio ferroviario in mano alla regione avrebbe sicuramente accorciato le distanze di dialogo e collaborazione tra i comitati dei pendolari ed il committente, in questo caso la Regione, mentre con l’impresa ferroviaria, Trenitalia, che gestisce il servizio sin dal lontano 2001, i rappresentanti dell’utenza è sempre riuscita a dialogare per la realizzazione di un servizio più a misura di pendolare e per un trasporto più efficiente ed efficace, ottenendo l’inserimento nella loro “Carta dei Servizi” sino al 2010.
“Visti i buoni rapporti intrattenuti da sempre con l’impresa ferroviaria – dicono dal Comitato pendolari siciliani – ritenevamo indispensabile che l’assessorato regionale ai trasporti e il dipartimento trasporti ci chiamassero ai tavoli del realizzando contratto di servizio per cogliere tutti quegli aspetti positivi, suggerimenti, integrazioni, perplessità, anomalie, disagi, disservizi, e miglioramenti.”

Dopo un susseguirsi di nomi a capo dell’assessorato ai trasporti che non ha consentito una collaborazione stabile, sotto l’egida dell’assessore ai trasporti Pizzo i pendolari sono stati invitati due volte per parlare del Contratto di Servizio, incontri nei quali si è invece parlato di offerta commerciale con l’inserimento dei c.d. treni veloci andavano a cozzare e quindi a stravolgere molti treni affetti da “pendolarismo” già acclarati e consolidati da almeno 10 anni. Ma la proposta è stata rigettata perché avrebbe scombinato ritmi lavorativi e di mobilità di migliaia di pendolari, e contestualmente è stato richiesto di lasciare invariate le tracce orarie dei treni nelle fasce orarie di maggior flusso di pendolarismo (06.00-09.00, 13.00-15.00 e 18.00-21.00).

“Ci teniamo a precisare  – tornano a dire – che i comitati dei pendolari in Sicilia non hanno mai preso parte ai tavoli regionali sul Contratto di Servizio a differenza delle altre Regioni che hanno pianificato i vari contratti di trasporto con i pendolari e i comitati. L’aspetto che desideriamo evidenziare è che tra tutte le pagine del contratto di servizio per il trasporto ferroviario siciliano non vi è una sola volta scritta la parola “PENDOLARE”. Chissà cosa si verificherà domenica 13 dicembre 2015 con l’entrata in vigore dei nuovi orari ferroviari per i sessantamila pendolari giornalieri e per gli 11 milioni di viaggiatori che annualmente si muovono in Sicilia.”

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