Termini Imerese: si lavora per il bilancio 2015

residui attivi e passivi“La delibera che è stata approvata nei giorni scorsi ha concluso le operazioni di riaccertamento straordinario di residui attivi e passivi”. Lo ha dichiarato il Sindaco di Termini Imerese, Totò Burrafato. La Giunta Municipale nella stessa giornata in cui è stato approvato il rendiconto 2014, ha deliberato le risultanze del riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi di parte corrente e capitale ai sensi dell’art. 3 comma 7 del decreto legislativo n. 118/2011.

L’operazione di riaccertamento, che consiste nel processo di verifica, eliminazione, cancellazione e reimputazione dei crediti e debiti ereditati dagli esercizi precedenti, adottando il nuovo principio della “competenza finanziaria potenziata” ha prodotto, tra l’altro, l’eliminazione dei residui passivi cui non corrispondono obbligazioni perfezionate. “Il Decreto legislativo 118/2011 – prosegue Burrafato – ha significativamente riformato l’ordinamento contabile per i Comuni dal 1 gennaio 2015. In particolare il citato decreto stabilisce che si deve procedere al puntuale riaccertamento straordinario dei residui. Di fatto consiste nella cancellazione dei residui attivi e passivi a cui non corrispondono obbligazioni perfezionate e scadute. Le entrate e le spese cancellate devono essere reimputate a ciascuno degli esercizi in cui l’obbligazione è esigibile. È inoltre obbligatoria la costituzione di un fondo pluriennale vincolato da iscrivere già nel bilancio di previsione 2015 che, evidentemente, potrà essere approntato solo dopo aver completato tutte le operazioni descritte”.

A seguito dell’approvazione da parte dell’assemblea consiliare del rendiconto dell’esercizio 2014 è stato accertato un risultato di amministrazione di 674.908,96 euro. Con il riaccertamento straordinario dei residui e si è provveduto a determinare il fondo pluriennale vincolato, nonché a rideterminare il risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015 che è risultato pari a meno 16.781.210,83 euro, che sarà ripianato con rate annuali costanti che dovranno essere accantonate nei prossimi 30 anni. La normativa prevede che questo disavanzo del passato possa essere ripianato anche con: lo svincolo di quote vincolate dell’avanzo di amministrazione e con l’utilizzo di quote di avanzo vincolate nonché da alienazione di beni patrimoniali disponibili.

Per quanto concerne la costituzione del Fondo crediti dubbia esigibilità è bene precisare che esso è formato prendendo in esame i rendiconti dal 2010 al 2014 e facendo una media ponderata del rapporto residui/riscossioni. Il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi,  esitato favorevolmente anche del collegio dei Revisori dei Conti, verrà ora trasmesso in Consiglio che dovrà opportunamente prendere atto delle modalità di copertura del maggior disavanzo. “È un passo in avanti – ha detto il sindaco Burrafato – verso l’approvazione del bilancio 2015. Si tratta di un atto importante che raccoglie una attività pluriennale per adeguarsi a queste nuove direttive statali”. 

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