Ritornano a Palermo Le Vie dei Tesori

72PALAZZO FORCELLA DE SETAePalermo dall’alto e dal basso, dalle segrete alle torri, dalle cupole ai qanat arabi, passando per oratori, chiese, teatri, musei e palazzi; i cartigli delle ex prostitute, i monaci ai piedi del patibolo e le wunderkammer dei nobili signori che aprono salotti e torri. Racconti popolati da maghi, fattucchiere, poeti da strada, pupari e signori, cortigiane e servitori, scrittori e malandrini. Torna, quest’anno in una versione tutta nuova, il Festival “Le Vie dei Tesori”, nato nel 2006 per celebrare il Bicentenario dell’Università di Palermo e diventato nel tempo un Festival della città che mette a rete le principali istituzioni culturali della Sicilia e di Palermo: l’Ateneo, la Regione siciliana, il Comune, la Diocesi, gli archivi del ministero dei Beni culturali, i Teatri, i grandi musei, l’Autorità portuale. Dal 2 ottobre all’1 novembre, dal venerdì alla domenica, saranno aperti 63 luoghi con visita guidata; verranno condotte 130 passeggiate urbane da studiosi, botanici, naturalisti; si svolgeranno 50 laboratori “d’autore” per bambini e ragazzi dedicati alla storia, all’astronomia, alla lettura, al libro; e avranno luogo 52 eventi strettamente connessi all’identità dei luoghi con scrittori, musicisti, autori pronti a raccontare, presentare, intrigare il pubblico. Tra gli ospiti Gian Antonio Stella, Marco Belpoliti, Simonetta Hornby,Claudia De Lillo, Franco La Cecla, Marcello Sorgi, Andrea Purgatori, Gianni Riotta, Enrique Vargas. Quest’anno il festival accoglie anche Zyz, l’Annuario fotografico contemporaneo promosso da Navarra editore.

 

L’anno scorso sono stati oltre 110 mila i visitatori in 12 giorni di manifestazione, 30 mila dei quali turisti ed escursionisti. E chi ha partecipato l’anno scorso, quest’anno, non si annoierà di certo: sono infatti 20 i nuovi luoghi che si legano alle Vie dei Tesori, e di questi, 11 sono straordinariamente unici e inediti. A iniziare dalle quasi sconosciute catacombe di San Michele Arcangelo sotto Casa Professa, per continuare con la Camera dello scirocco di Villa Naselli Alliata. Due chiese fastose, colme di stucchi, a due passi dalla Cattedrale: l’oratorio dei Santi Pietro e Paolo e la Badia Nuova; tre le dimore nobiliari: dal medievale palazzo Conte Federico con due bifore intatte, una normanna e una aragonese, al cinquecentescoPalazzo Bonocore che passò di famiglia in famiglia fino ad arrivare alla Curia; al catalano Palazzo Forcella De Seta che vanta una galleria che è una piccola Alhambra. Fino alla particolarissima casa privata Cadili-Giarrusso dove per puro caso è stata scoperta una stanza con scritte in arabo, probabilmente sala di riti esoterici. A Pietro Novelli si devono i magnifici affreschi che abbelliscono la Sala Grande dell’ex Ospedale Fatebenefratelli; nella chiesa di Santa Maria del Piliere fu scoperto un pozzo dalle acque miracolose; e dalla chiesa dell’Origlione le monache benedettine raggiungevano, tramite un passaggio sopraelevato, i vicini palazzi. Oltre a questi luoghi sconosciuti anche a gran parte dei palermitani, ce sono altri 9 che hanno deciso di aggregarsi alle Vie, nonostante siano già molto conosciuti: come Palazzo Branciforte con il Monte santa Rosalia o la pinacoteca di Villa Zito, appena recuperata. Musei e spazi già rodati, che non vogliono lasciarsi scappare l’occasione di ampliare il loro pubblico.

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