Trenitalia, il comitato pendolari presenta i dati del monitoraggio treni

Giosue Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani

E’ partita da qualche settimana la campagna promo di Trenitalia sul raddoppio dei posti messi a disposizione sulla Catania-Palermo. La scelta aziendale per rilanciare il proprio brand in Sicilia recita: “dal 3/05 oltre 100.000 pendolari “ci hanno scelto” -e continua- “dal 29/06 raddoppia l’offerta da 2.100 a 4.200 posti al giorno.”

Eppure non ci sembra che in Sicilia ci siano altre imprese ferroviarie, così da dare all’utente-pendolare la possibilità di  scegliere quella con cui viaggiare. L’unica impresa a gestire il trasporto ferroviario siciliano infatti è Trenitalia, e lo sarà almeno per i prossimi dodici anni, quindi di quale scelta stiamo parlando dato il monopolio di un solo gestore? Inoltre il treno rappresenta l’unico mezzo di trasporto, vista l’emergenza relativa alla mobilità stradale, che può assicurare al momento un collegamento pseudo-veloce tra le città Palermo e Catania. Insomma, come recita un detto siciliano, “ o ti mangi sta minestra o…”

A circa tre mesi di distanza dall’isolamento con la chiusura parziale dell’autostrada A19, desideriamo porre l’attenzione su due aspetti che hanno caratterizzato i metodi di trasporto in Sicilia.

Il primo avvenuto grazie all’intervento “propizio” di madre natura sull’asse viario Palermo-Catania che viene attuato nell’immediatezza, data l’emergenza, ovvero il progetto della nuova offerta commerciale, al quale stava già lavorando Trenitalia, per il cambio orario di dicembre 2015 e che di sicuro non avrebbe avuto gli stessi risultati riferiti alla frequentazione dell’utenza.

Occorre una volta per tutte sfatare il detto sui “tempi biblici” ferroviari relativi alla percorrenza della Catania-Palermo perché già vi era negli orari del periodo 12 dicembre 2010-11 giugno 2011 una coppia di treni Regionali Veloci – Rv3850, con partenza da Palermo alle ore 6.38 che effettuava le fermate di Bagheria, Termini Imerese, Roccapalumba-Alia, Caltanissetta Xirbi per arrivare a Catania alle 9.38  e  Rv3853, con partenza da Catania alle ore 15.26 effettuando le fermate di Catenanuova-Centuripe, Caltanissetta Xirbi, Roccapalumba-Alia, Termini Imerese con arrivo a Palermo alle 18.30. Essi impiegavano 3 ore circa per compiere i percorsi.

Dall’entrata in esercizio di questi treni (2010) abbiamo chiesto alla Regione e a Trenitalia di voler far partire da Catania la prima corsa delle ore 6.38 anziché da Palermo, per dare modo ai pendolari della Sicilia orientale di avere un treno nelle prime ore del mattino che raggiungesse Palermo velocemente, ma non ottenemmo alcuna risposta da entrambi.

TrenitaliaI treni veloci sulla Palermo-Catania c’erano già dal cambio orario di dicembre 2010 e tra l’altro effettuavano una fermata in più (totale 5) con gli stessi tempi di percorrenza degli attuali che effettuano una fermata in meno (totale 4). Pertanto vengono meno le dichiarazioni dell’assessore Pizzo per cui sulla Catania-Palermo non vi erano mai stati treni veloci, ma treni con percorrenze di quattro ore e mezza.

A tal proposito le 14 coppie treno effettuano i seguenti tempi di percorrenza:

Treni regionali 3804 – 3806 – 3808 – 3812 percorrenza dichiarata 2 ore e 47 minuti;

Treno regionale 3810 percorrenza dichiarata 2 ore e 48;

Treni regionalI 3802 – 3807 percorrenza dichiarata 2 ore e 49;

Treno regionale 3801 percorrenza dichiarata 2 ore e 50;

Treno regionale 3803 percorrenza dichiarata 2 ore e 51;

Treni regionali 3800 – 3805 – 3809 – 3813 percorrenza dichiarata 2 ore e 55 minuti;

Treno regionale 3811 percorrenza dichiarata 2 ore e 57.

Abbiamo monitorato i treni della Palermo-Catania, dalla loro entrata in esercizio 03 maggio – 30 giugno 2015 e questi sono i risultati:

GIORNI MONITORAGGIO 46

TRENI MONITORATI 634

TRENI IN ANTICIPO 63 (10%)

TRENI IN ORARIO 27 (4%)

TRENI SOPPRESSI 3 (0,5%)

RITARDO DA 0 A 5 minuti 300 (47%)

RITARDO DA 6 A 10 minuti 134 (21%)

RITARDO DA 11 A 20 minuti 56 (8,2%)

RITARDO OLTRE 20 minuti 52 (7,8%)

RITARDO OLTRE 60 minuti 10 (1,5%)

KM/TRENO SOPPRESSI 161

MINUTI RITARDO 5023

ORE RITARDO 84,12 pari a 3 giorni e mezzo

Riepilogo dei dati complessivi del monitoraggio:

TRENI IN ORARIO 90 (treni in anticipo + in orario)

TRENI IN RITARDO 552 (treni in ritardo da 1 minuto a oltre 60 minuti)

TRENI KM SOPPRESSI 161

MINUTI DI RITARDO 5023 pari a 84 ore e 12 minuti (pari a 3 giorni e mezzo)

Questi dati saranno inoltrati all’assessore regionale ai trasporti Pizzo, al dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e trasporti, dott. Fulvio Bellomo e al dott. Diego Greco del Dipartimento 4° Servizio Trasporto Ferroviario per le loro valutazioni.

La nuova offerta commerciale che Trenitalia sta elaborando, parte integrante del Contratto di Servizio, dovrà tenere conto di quanto abbiamo chiesto in diversi incontri con il segretario particolare dell’assessore Pizzo, Giuseppe Montalto e il direttore di Trenitalia, Maurizio Mancarella, e non smantellare con l’inserimento di treni regionali veloci l’ormai consolidata offerta di trasporto sulle relazioni dove si hanno dati certi relativi alla frequentazione giornaliera, vedi la Trapani-Palermo, la Palermo-Messina, la Messina-Catania-Siracusa, la Agrigento-Caltanissetta-Palermo, almeno a garanzia delle fasce orarie a maggior flusso pendolare quali: 6.00-9.00, 13.00-15.00 e 18.00-21.00, a differenza della frequentazione sui treni della Palermo-Catania dove non vi è alcun dato di riscontro prima del 3 maggio 2015.

Il secondo aspetto riguarda la troppa enfasi manifestata sui treni pseudo veloci Palermo-Catania da parte di tutti ed a maggior ragione da parte dell’assessore regionale ai trasporti, Giovanni Pizzo, infatti né gli assessori né i dirigenti generali che in questi anni si sono susseguiti in assessorato e al Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, hanno tenuto conto e mai valutato, pur essendoci i fondi per l’ammodernamento e la velocizzazione della stessa tratta ferroviaria, la possibilità di costringere RFI (Rete Ferroviaria Italiana) a realizzare l’ammodernamento e la velocizzazione prevista e finanziata nel Contratto di Programma 2007/2011.trenitalia-2

Non sono servite nemmeno le inchieste di Repubblica (Bolzoni), del Corriere della Sera ( Cavallaro) e di Rai Uno, che mettevano a nudo lo stato delle nostre infrastrutture ferroviarie nel 2009, a far cambiare il trand negativo e far impegnare la nostra classe politica a cercare di migliorare il gap infrastrutturale prendendo contezza degli ammodernamenti infrastrutturale necessari al territorio di Sicilia.

In merito alla firma dell’intesa Regione Sicilia-Trenitalia relativa al Contratto di Servizio firmata il 23 giugno scorso, desideriamo fare presente che ci è sembrata strana questa virata da parte dell’assessore Pizzo che ha sempre parlato e dichiarato di voler fare un “Contratto Ponte” sino al 2019, mentre con l’intesa del 23 giugno è stato siglato l’accordo di un “Contratto Ponte” sino al 2016 per affidare successivamente sino al 2027 a Trenitalia il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario nell’Isola.

Un ultimo punto che ci preoccupa sono “gli allegati al Contratto di Servizio” , ovvero la parte integrante e più importante in cui vengono dichiarati le tipologie di servizio, le penalità, le premialità, il comfort, etc…e di cui non conosciamo nulla. Su questo punto chiediamo un immediato incontro con l’assessore Pizzo per discutere gli allegati prima della definitiva firma  che dovrebbe avvenire a fine luglio, così come è avvenuto con i comitati dei pendolari nelle altre regioni, data l’importanza e la durata contrattuale.

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