201° annuale della fondazione dell’Arma dei Carabinieri

Oggi, a Palermo, presso la caserma intitolata a Carlo Aberto Dalla Chiesa, sede del Comando Legione Carabinieri Sicilia, avrà luogo la cerimonia di celebrazione del 201° Annuale di Fondazione dell’Arma.

La ricorrenza è occasione tradizionale per tracciare un bilancio dell’attività operativa dell’Arma siciliana.

Nel 2015 i reparti carabinieri hanno perseguito il 68% dei reati complessivamente commessi nell’Isola. Il 96% di questi sono stati denunciati presso le 413 Stazioni Carabinieri e le 7 Tenenze dislocate nei 390 Comuni siciliani: conferma dell’efficienza operativa di tali reparti, vero e proprio modello di sicurezza ravvicinata, pienamente aderente alle esigenze del territorio.

I primi 5 mesi di quest’anno, raffrontati all’analogo periodo del 2014, registrano una flessione della delittuosità con i reati che complessivamente passano da 86.136 a 70.133. La diminuzione riguarda anche i delitti predatori, con particolare riguardo alle  rapine (da 1.750 a 1.384), ai furti (da 46863 a 39442) e, segnatamente, agli scippi passati da 1118 a 737.

In tale quadro, Palermo e Catania sono i centri dove permangono più elevati gli indici di delittuosità anche con riferimento alla criminalità predatoria.

I dati consolidati segnano il costante aumento dell’azione di contrasto dell’Arma. Il periodo dal 1 giugno 2014 al 31 maggio 2015 rispetto all’analogo periodo precedente fa segnare l’aumento di oltre il 10% degli arresti e, tra questi, degli arresti in flagranza di reato, che passano da 4.299 a 4381. Si tratta di un dato particolarmente significativo, in quanto misura dell’efficacia dei servizi preventivi sul territorio: 147.970 nei primi cinque mesi dell’anno, per rispondere alle 651.880 chiamate di emergenza giunte all’utenza di pronto intervento “112”.

Anche l’azione di contrasto alla criminalità organizzata fa registrare dati positivi con 182 persone tratte in arresto per associazione a delinquere di stampo mafioso e 638 per estorsione nelle diverse operazioni che si sono succedute per disarticolare i sodalizi mafiosi aggredendo nel contempo i patrimoni illecitamente accumulati.

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *