Le nuvole di carta al Teatro Massimo di Palermo

Debutta al Teatro Massimo di Palermo “Le nuvole di carta”, seconda avventura fantastica della compagnia de’ Pazzarielli con le musiche di Gioachino Rossini dal 6 al 26 novembre 2014.

Soggetto, libretto e regia di Gigi Borruso

Musiche originali e arrangiamenti di Giovanni D’Aquila 

Direttore Vito Lombardi

Scene Roberto Lo Sciuto

Costumi Valentina Console

Attori

Arturo Gigi Borruso

Adelina Serena Rispoli

Gualpierino Dario Frasca

Cantanti

Cabaletta, mezzosoprano Sofio Janelidze, Rosa Bove

Ariè, baritono Alessandro Battiato, Maurizo Leoni

Bis, basso Giuseppe Esposito, Emanuele Cordaro

 

Orchestra del Teatro Massimo

nuovo allestimento del Teatro Massimo prima esecuzione assoluta

 Di seguito l’invito di Arturo Pazzarielli:

“Fate spiccare il volo alle vostre nuvole!

Eccoci ancora in scena con la Seconda avventura fantastica della Compagnia de’ Pazzarielli! Abbiamo issato le tende del nostro nuovo circo per un sorprendente viaggio fra nuvole di carta, lune di stagnola e cieli dipinti dalle vostre fantasie!

Mi presento, son Arturo, capocomico d’una banda d’irriducibili visionari. Con me, Adelina, mia fedele compagna d’arte, il giovane Gualpierino, acrobata tuttofare, i cantanti Ariè, Cabaletta e Bis e la nostra strabiliante orchestra, diretta dal maestro Stordito.

Il nostro Nume? Gioachino Rossini, ovviamente! Con lui navigheremo fra i flutti d’un mare imprevedibile, dove le onde della musica crescono vertiginosamente l’una sull’altra, in un mutare incessante d’orizzonti, dentro un ritmo pieno d’impulsi improvvisi, appassionato, fra fiabe ricche di travestimenti, equivoci e colpi di scena.

Oh, nessun allarme: siamo attrezzati per un viaggio così ardito! Viaggeremo, infatti, sul nostro brevettato vascello, capace di reggere ogni tempesta, per approdare dentro alcune favole di Rossini: ad Algeri, dove rievocheremo le vicende amorose di una bella italiana rapita dai corsari e a Siviglia, per scoprire gli intrighi di un famoso barbiere, fra cento capriole e suggestioni. Giungeremo infine in un paese misterioso, dove chi sa narrare cerca chi ascolta, chi sa ascoltare cerca chi narra e dove ognuno di noi potrà improvvisare il suo racconto e tessere la tela delle sue fantasie.

Sissignore, insieme al grande Rossini, crediamo nel gioco più emozionante della vita. Quello che improvvisamente ci prende la mano, ci trascina lontano, riesce a trattare con leggerezza il bianco e il nero, i buoni e i cattivi delle favole, con la naturalezza e la profondità dei bambini.

E se l’arte, come la vita, ci appare spesso così fragile, esposta com’è alle alterne vicende della fortuna, essa ci riserva tuttavia sempre un nuovo stupore. Guardate come i personaggi di Rossini, con la loro inesauribile gioia di vivere, mutano ogni ansia in un gioco musicale.

Quindi, piccoli o vecchi che siate, chiudete gli occhi e fate spiccare il volo alle vostre nuvole, anche se sono solo uno scarabocchio sulla carta!”

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