Durante la conferenza stampa di ieri, il sindaco Rosario Lapunzina, sul tema acqua ha snocciolato diversi numeri sui quali vale la pena 
soffermarsi. Cifre che riguardano le perdite della rete e che, a sua detta, risultano essere penalizzanti sul servizio idrico con forti ricadute sugli utenti. “Ci troviamo di fronte a perdite di rete – a detto durante la conferenza Lapunzia – prossime ai 160 litri al secondo”. Facendo un calcolo molto semplicistico ci si accorge che i litri d’acqua che andrebbero persi ogni giorno ammonterebbero a 13.824.000 ovvero 13.824 metri cubi. È dunque lecito chiedersi da dove provenga questo surplus di fornitura, visto che sorgenti presidiana eroga ogni giorno dal mese di dicembre – come è stato più volte ribadito dallo stesso primo cittadino – “soltato” 8500 metri cubi. Al bilancio delle sole perdite mancherebbero quindi circa 5mila metri cubi d’acqua al giorno e, al termine dei nostri conti, non avremmo ancora erogato una sola goccia d’acqua all’utenza. I cittadini non hanno alcuna ragione per non credere alle parole del sindaco, che saranno indubbiamente fondate su accurate osservazioni, ma risulta comunque difficile spiegarsi perdite tanto copiose. I numeri risultano pertanto poco credibili, non sarebbe più proficuo invece avviare una reale fase di studio per capire cosa accade? In questo fiorire di consulenti e consulenze probabilmente risulterebbe parimenti utile per la cittadinanza coinvolgere o rivolgersi ad un esperto anche in tale ambito. La ragione che ha fino ad ora impedito l’insediamento di tale figura è ancora ignota, ma in tutto questo vi è una certezza: se le perdite dovessero essere realmente queste, la città si troverebbe a ‘galleggiare’ sopra un fiume d’acqua.