Arriva il Redditometro: al via i primi 20 mila accertamenti

agenzia-entrateSaranno 20mila gli italiani a cui sarà presto chiesto di rendere conto del loro reddito e delle loro spese, attraverso una lettera inviata dall’Agenzia delle Entrate nei prossimi giorni. Si appresta quindi a diventare realtà il tanto temuto “redditometro” di cui si parla da quasi quattro anni, e che farà i conti in tasca ai cittadini. A quanto pare sarà però ridimensionato rispetto a quanto si era temuto: niente Fisco impiccione che si chiederà quante volte abbiamo mangiato al ristorante, ma verranno controllati solamente i conti che evidenziano importanti discordanze tra il reddito dichiarato e le spese sostenute. Dall’Agenzia delle Entrate sostengono infatti che si muoverà in un’ottica di garanzia e di rispetto della privacy dei contribuenti, andando a controllare solo gli scostamenti tra entrate e uscite superiori al 20%, oppure superiore ai 12 mila euro annui di differenza. 

I controlli saranno quindi concentrati sui grandi evasori, caratterizzati da forti uscite di denaro e un tenore di vita molto più alto del proprio livello di reddito. Senza tra l’altro andare a indagare all’interno del paniere Istat, tralasciando cioè tutte quelle spese “normali”, mentre saranno presi in considerazione per la prima volta i redditi cumulati delle famiglie di fatto: l’accertamento fiscale non si limiterà a considerare i membri della famiglia a carico risolvendo il disallineamento tra “famiglia fiscale” e “famiglia anagrafica”, che comprende anche figli maggiorenni senza un proprio nucleo familiare e conviventi di fatto.

Chi verrà chiamato a giustificare le proprie spese dovrà quindi darsi da fare per “giustificare” il proprio tenore di vita davanti ai funzionari dell’Agenzia delle Entrate; Per chi non si presenterà all’incontro o fornirà risposte incomplete o non le fornirà affatto scatteranno sanzioni severe. In particolare è prevista l’irrogazione di una sanzione da 258 euro a 2.065 euro, in caso di mancata presentazione all’invito o di omessa comunicazione dei dati o di comunicazioni non veritiere.

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