Il presidente dell’Anci Sicilia e sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha sostenuto che se l’ARS non approverà la riforma delle province con l’istituzione delle tre città metropolitane previste, la Regione dovrà essere commissariata.
“Non siamo in presenza di una scelta politica ma costituzionale” ha sostenuto il sindaco Orlando durante un dibattito a Palermo sul tema “Le città metropolitane e la riforma istituzionale in Sicilia”.
“La Regione per un comportamento incomprensibile rischia di tagliare fuori non Palermo, Catania e Messina ma la Sicilia dal circuito nazionale ed europeo delle città metropolitane. L’Assemblea è ancora in condizione di confermare che la speciale autonomia siciliana serve allo sviluppo e non a isolarla. L’Ue ha deciso di assegnare alle città metropolitane un canale accelerato di risorse finanziarie: per il primo anno abbiamo 1 miliardo di euro. Ma il tema riguarda l’impianto complessivo sarebbe singolare che le città metropolitane di Bari o di Bologna, notoriamente pari alla metà di Palermo, possono accedere alle risorse dell’Ue e Palermo, Catania e Messina no” ha continuato Leoluca Orlando.
Le città metropolitane quindi risulterebbero dirette interlocutrici con l’Unione Europea per la programmazione 2014-2020.