Province commissariate fino a Giugno: l’ARS cancella le città metropolitane

Il governo regionale è stato battuto in aula con un voto segreto: le città metropolitane, le quali sarebbero dovute nascere nelle aree di Palermo, Catania e Messina, andando ad affiancare i Liberi Consorzi, sono state ars (1)cancellate dalla riforma delle province. E’ questo il verdetto di un voto segreto in merito ad un emendamento proposto da Forza Italia che va a sopprimere una delle principali parti voluta dal governo sulla riforma. A votare a favore della soppressione, 40 deputati sui 74 presenti. Facendo qualche conto fra i presenti, pare che vi siano stati fino a 16 franchi tiratori nella maggioranza.

L’eliminazione delle città metropolitane è seguita ad un tentativo mal riuscito da parte dell’opposizione di abolire anche i Liberi Consorzi: in questo caso per sei voti l’emendamento non è passato.
La giunta, non appena ha compreso lo stato delle cose, con un’opposizione capace di mettere in crisi i disegni del governatore Crocetta, ha scelto di prorogare l’intera questione province per altri 120 giorni, fino a giugno.

“Saranno nominati nuovi commissari per le Province siciliane, i cui mandati sono scaduti lo scorso sabato, e resteranno in carica sino a fine giugno”  ha infatti dichiarato l’assessore alle autonomie locali Patrizia Valenti.

“E’ questa la scelta della giunta regionale di governo  riunita subito prima della seduta d’aula. Nonostante la legge non sia stata approvata, l’esecutivo intende procedere con nuove nomine commissariali. Gli uffici stanno preparando i decreti e non è escluso che qualcuno degli attuali commissari possa essere riconfermato” ha concluso l’assessore.
Nel frattempo è lotta fra la Regione Sicilia ed il Governo di Roma: ”La Regione farà ricorso –sostiene infine l’assessore Valenti – contro alcune norme dell’ultima finanziaria nazionale perché contengono misure incostituzionali, che di fatto ci tolgono risorse”.

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