Dati turistici a Cefalù, diverse stranezze per Lapunzina: “il comune sta effettuando verifiche”

Il Primo cittadino, durante la conferenza stampa svoltasi ieri mattina, ha trattato anche l’argomento dei dati turistici a Cefalù. Secondo le cifre pervenute, la cittadina normanna avrebbe avuto, nel 2013, 110.816 arrivi eCefalu
circa 550.000 arrivi di turisti.
Un calo contenuto rispetto al 2012, con una permanenza media di 5,02 giorni per turista.
Malgrado il calo però Cefalù si confermerebbe come la seconda località turistica siciliana per presenze dopo Taormina, la quale è però di gran lunga avanti.
Notevoli inoltre gli arrivi e le presenze di località quali Trapani (88.074 arrivi), Ragusa (130.324 arrivi e 485.168 presenze) e le Eolie, le quali complessivamente superano Cefalù con 135.105 arrivi ma non raggiungono la nostra cittadina sul fronte presenze, fermandosi a 471.029.

 

Per Rosario Lapunzina però i dati di Cefalù presenterebbero inesattezze. Lo stesso primo cittadino ha riportato alcuni esempi:

Dati di aprile 2013:

rispetto al 2012 sono state comunicati 556 unità in meno di arrivi di tedeschi con un calo delle presenze di ben – 5.167 nel mese.

Il dato contiene incongruenze , infatti la permanenza  media indicata nel mese è di 5, 32 giorni quindi a fronte di 556 arrivi in meno, il calo delle presenze dovrebbe essere pari a – 2.500 unità e non a   – 5. 167 come viene riportato.

Dati di maggio 2013:

rispetto al 2012 sono state comunicati 183 unità in più di tedeschi con un calo delle presenze di ben – 1036 nel mese.

Il dato contiene incongruenze, infatti la permanenza  media indicata nel mese è di 5, 29 giorni quindi a fronte di 183 arrivi in più ( 2629 contro i 2446 del 2012) ,  avremmo dovuto avere un aumento delle presenze di 952 unità in più;

Dati di giugno 2013:

rispetto al 2012 sono state comunicati 282 unità in meno di arrivi di tedeschi con un calo delle presenze di ben – 5.285 nel mese.

Il dato contiene incongruenze, infatti la permanenza  media indicata nel mese è di 5, 62 giorni quindi a fronte di 282 arrivi in meno, il calo delle presenze dovrebbe essere pari a – 1585  unità e non a   – 5. 285 come viene riportato

Dati di luglio 2013:

rispetto al 2012 sono state comunicati 97 unità in meno di arrivi di tedeschi con un calo delle presenze di ben – 1.338 nel mese.

Il dato contiene incongruenze, infatti la permanenza  media indicata nel mese è di 7, 30 giorni quindi a fronte di 97 arrivi in meno, il calo delle presenze dovrebbe essere pari a – 708  unità e non a     – 1.338 come viene riportato

Dati di agosto 2013:

rispetto al 2012 sono state comunicati 162 unità in più di tedeschi con un calo delle presenze di  – 118 nel mese.

Il dato, contiene incongruenze infatti la permanenza  media indicata nel mese è di 5, 85 giorni quindi a fronte di 162 arrivi in più ( 1275 contro i 1113 del 2012) ,  avremmo dovuto avere un aumento delle presenze di 948 unità in più;

Dati di settembre 2013:

rispetto al 2012 sono state comunicati 624 unità in meno di arrivi di tedeschi con un calo delle presenze di ben – 6.992 nel mese.

Il dato contiene incongruenze, infatti la permanenza  media indicata nel mese è di 5, 82 giorni quindi a fronte di 624 arrivi in meno, il calo delle presenze dovrebbe essere pari a – 3.362  unità e non a  – 6.992 come viene riportato .
Tali incongruenze, se fossero provate, cambierebbero in parte i dati sulle presenze turistiche a Cefalù. Nei soli esempi riportati infatti, nella versione sostenuta dall’Ente, vi sarebbero oltre 12.000 presenze in più. Il Primo cittadino quindi spiega il procedimento che sta alla base della formazione di quei dati turistici resi pubblici: sarebbero gli stessi albergatori e le strutture ricettive in genere a comunicare all’ex azienda di soggiorno e turismo i dati degli arrivi e delle presenze.


“Mi pare che ci sia abbastanza materia per disporre controlli e tutelare nelle sedi idonee l’immagine di Cefalù” ha commentato Lapunzina. Ed infatti il sindaco ha reso noto che il comune ha avviato delle verifiche presso le sedi idonee al fine di fare luce sulla vicenda e, più importante, determinare se vi siano state negligenze nel pagamento dell’imposta di soggiorno adottata dal comune.

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *