Sembra incredibile ma questo è quello che ho visto oggi al liceo artistico di Cefalù.
A questo punto sono entrato in segreteria dove ho trovato una signora ed un signore con i quali ne è nata una inverosimile discussione.
Io:- Salve, volevo chiedervi come mai questo istituto versa in queste condizioni
Signora: Quali condizioni?
Io: Non mi dica che non si è accorta che l’istituto è una discarica a cielo aperto con sedie e tavoli buttate in mezzo alla sterpaglia, con macchinari costosi lasciati all’aperto, muri sporchi, finestre mai lavate, con uno specchio segnaletico che probabilmente è stato persino rubato e saldato alla scala antincendio che è oltretutto un pezzo di ruggine, etc etc.
Signora: veramente io non mi sono accorta di nulla ma se vuole può segnalare il tutto al dirigente amministrativo.
Io: vede cara signora, il problema è la gente come lei che, essendo sicura dello stipendio fisso, non vede nulla se non la propria busta paga. Se lei si fosse meritata questo lavoro avebbe notato le tonnellate di rifiuti dove lavora ogni giorno ed avrebbe segnalato lei stessa al dirigente di turno.
Io volevo capire perchè una struttua nuova costata miliardi di lire è diventata una discarica nel giro di pochi anni e scopro che chi sta qui a sovraintendere nemmeno se ne accorge della gravità della situazione.
Signora: i lavori fuori da questo plesso li deve fare la provincia perchè se io raccolgo una foglia e mi cade un ramo sopra la testa non mi paga nessuno e poi quello che lei ha visto è materiale che devono portarsi via..
Io: dunque mi pare di capire che alla fine sta ammettendo di sapere cosa c’è fuori da qui…complimenti.
A questo punto me ne sono andato capendo che il problema è legato alla inadeguatezza di chi dovrebbe dirigere questa struttura.
Non credo che ci vogliano finanziamenti per pulire le finestre (che peraltro riportano ancora le impronte digitali del vetraio che le montò), per imbiancare le mura interne, per togliere un pò di erbacce , per evitare che il plesso diventi una discarica, etc.
Ai miei tempi c’erano i professori ed i bidelli che ti riprendevano se buttavi una carta a terra mentre oggi sembra che non ci sia nessuno a cui importi qualcosa di questa struttura e che educhi questi ragazzi.
Non ci sono parole..
Vincenzo Gerone