Acqua, dopo APS i comuni daranno vita ad un consorzio

A pochi giorni dal Natale si è tenuto un incontro in prefettura fra l’assessore regionale all’Energia, Nicolò Marino, ed il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in merito alla questione relativa al servizio idrico ormai a rischio diss acquadopo il fallimento di APS.
I vertici della politica regionale stanno concentrando i loro sforzi per garantire il servizio idrico ai cittadini e per tutelare i 206 lavoratori di Acque potabili siciliane. Dal vertice di questi giorni, sembra che l’intendimento della Regione e del Comune di Palermo sia quello di avere la gestione del servizio idrico in mano pubblica. Dello stesso intendimento anche il Sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, il quale vorrebbe municipalizzare il servizio idrico.

Fra le varie ipotesi discusse durante la vertenza la definitiva sembra quella di costituire un consorzio fra i comuni dell’Ambito idrico, 52 in tutto, Cefalù compresa, con capofila il comune di Palermo. La Regione stessa, a fronte degli ingenti crediti vantati da Amap nei confronti dell’Eas (Ente acquedotto siciliano), si è impegnata a dotare il consorzio dei fondi necessari per l’avvio e la costituzione.

Nel frattempo si attende la nuova legge sul servizio idrico integrato, mentre sia il comune di Palermo che la Regione Sicilia si sono impegnati a realizzare l’iter procedurale sovraesposto entro il 20 gennaio 2014.

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *