La situazione che si è venuta a verificare con la bocciatura del Piano di alienazione colpirà la cittadinanza già nel brevissimo termine, a 
causa dell’eliminazione di alcuni servizi ai cittadini ed alcune complicazioni particolarmente gravose. In primo luogo, salta la possibilità per il comune di Cefalù di riappropriarsi del servizio idrico. L’affaire acqua diviene così ancora più complicato da gestire. Il Comune voleva infatti municipalizzare la gestione dell’acqua al fine di avere delle entrate che potesse compensare le uscite, queste destinate a Sorgenti Presidiana per la potabilizzazione. Inoltre vengono meno i servizi della mensa per la scuola media Rosario Porpora ed i contributi destinati dal comune alle famiglie disagiate. Se ancora il dissesto non è arrivato a Cefalù, i suoi effetti saranno già visibili a breve a tutti i cittadini.Nel frattempo il Sindaco Rosario Lapunzina ha dichiarato di voler presentare, nei prossimi giorni, il piano di riequilibrio al Consiglio comunale, orfano di tutta la trattazione dedicata al Piano di alienazione. Risulta però difficile comprendere come, anche in caso di approvazione da parte del Consiglio comunale dello stesso, gli Enti preposti lo giudicheranno sufficiente per rientrare del debito dal quale sono afflitte le casse comunali.